RAPPORTI TESI
Ma la fattibilità di queste ipotesi è legata a un passaggio fondamentale che ora il Ministro vuole sbrogliare. Bisogna fare i conti con chi dispone dei diritti di trasmissione del calcio. La Lega dovrà dare indicazione ai broadcaster, Sky ma anche Dazn, di cosa è possibile fare e in che modalità. Per non tradire i contratti in essere. Soprattutto perché i rapporti con le pay tv non sono affatto distesi: non si è raggiunto l’accordo per il pagamento dell’ultima rata. Nel colloquio con il governo i rappresentanti di Sky hanno voluto chiarire subito un concetto: tutti gli scenari devono partire proprio dalla serie A che deve fare esplicita richiesta di poter fare un uso più esteso del prodotto che ha venduto. Tradotto deve chiedere di poter utilizzare i diritti in chiaro e le immagini in embargo. Su questo punto c’è un braccio di ferro perché la Lega di A chiede che sia il governo a fare una norma. Da Palazzo Chigi però vogliono perseguire fino all’ultimo la via dell’accordo tra tv e club. Il decreto arriverà solo come extrema ratio.
OK PER LA COPPA ITALIA
Il calcio d’inizio, o del riavvio per essere più precisi, sarà comunque in chiaro. La Coppa Italia, il trofeo sempre un po’ troppo snobbato, diventa la protagonista assoluta. Oggi arriverà l’ok del governo a giocare prima del 14. Il decreto fissa il divieto di manifestazioni fino al 13. Un via libera a 24 ore dal calcio d’inizio. Domani si parte con Juve-Milan e sabato Napoli-Inter. Tanto da tenere tutti, ieri, in agitazione. Erano pronti anche piani B e C alla Rai. Sarà la tv di Stato a trasmettere i primi gol post lockdown (scelta accettata da Sky senza polemiche). Previsti ascolti record. Le gare saranno trasmesse alle ore 21 su Rai Uno.
INIZIATIVE
La Lega di serie A, organizzatrice della manifestazione, ha pensato a una iniziativa per commemorare tutte le vittime della pandemia. Sarà osservato prima del calcio di inizio delle due semifinali un minuto di silenzio, al termine del quale le squadre e gli ufficiali di gara rivolgeranno un applauso a tre professionisti del Servizio Sanitario Nazionale presenti sul terreno di gioco insieme con i calciatori. Per la finale del 17 giungo all’Olimpico di Roma, invece, è stato ufficializzato che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella non presenzierà all’evento.
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