Lega Serie A, Casini: «Nessuna offerta dai fondi. La legge Melandri? Necessità di rivederla»

Lega Serie A, Casini: «Nessuna offerta dai fondi. La legge Melandri? Necessità di rivederla»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 19:38

La Lega serie A è al lavoro per decidere se optare o meno per la media-company. Un progetto nato due anni fa per il quale i club vogliono capire i pro e i centro della creazione di una società strumentale per attività che la Lega in realtà già svolge. «Si tratta di capire se intraprendere una forma organizzativa diversa. Le squadre esamineranno il documento presentato e a fine novembre si deciderà se andare avanti sul progetto o meno», ha detto Lorenzo Casini, il presidente della Lega di serie A. E ancora: «La serie A non ha ricevuto vere e proprie offerte da fondi, per cui non ci sono cifre. Ci sono state manifestazioni di interesse dai fondi di investimento che seguono il campionato che sono numerosi. Ciò conferma che la A è un investimento importante e ha importanti margini di crescita». E sui diritti televisivi: «Al momento c’è un’interlocuzione con i nostri uffici per le linee guida, poi si procederà per la comunicazione del bando. Siamo già in anticipo rispetto a quanto avveniva generalmente, per cui abbiamo tempo. Non ci sono contatti con broadcaster. Bisognerà lavorare, come per l’estero, senza paletti temporali come il limite di tre anni che c’è ora per la commercializzazione. Ma questa è una modifica legislativa e ci sarà modo di domandarla. I club hanno sottolineato la necessità di rivedere anche su questo la Legge Melandri. Modificare una Legge non è una cosa semplice però, ci si arriva presentando temi su cui serve unanimità dei club, ma anche di tutte le forze politiche». Infine, sulla Superlega, Casini ha concluso: «A suo tempo erano sbagliati tempi e modi, ora si sta ragionando in modo diverso, la Lega vigila nel caso in cui ci sia danno per i campionati. Ma la domanda sulla Superlega va posta alla Uefa prima che a noi». Intanto, come ha confermato Casini, non è per ora passata la candidatura di Rebecca Corsi al Consiglio di Lega (per le prime due votazioni servivano 14 voti).

Ma il suo nome resta comunque in corsa.

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