LA B AL VIA IL 26 SETTEMBRE
La serie B, che chiuderà questa stagione il 20 agosto con la finale playoff, ha deciso che ripartirà sabato 26 settembre. Potrebbe essere la data buona anche per la serie A, che per via degli Europei di giugno (partita inaugurale Italia-Turchia a Roma l’11 giugno) non può permettersi di far scattare troppo oltre il cammino delle sue 38 giornate. «L’ipotesi slittamento esiste - ha spiegato il presidente dalla Lega Paolo Dal Pino - se di una o due settimane non lo so». Il problema “ufficiale” è la ristrettezza dei tempi e la necessità di «guadagnare un po’ più tempo per far riposare le squadre», per dirla con Dal Pino. In realtà la situazione è più complessa e vede sul tavolo due problemi: 1) la riapertura degli stadi al pubblico; 2) lo snellimento del protocollo sanitario. Questioni per le quali i club di A stanno andando in pressing sul governo, non in maniera diretta ma, forti della formula vincente che ha portato alla ripartenza del torneo, riparandosi dietro lo scudo della Figc. Sarà ancora una volta Gravina a dover mediare con il ministro Spadafora e con il Comitato tecnico scientifico. Spadafora ha annunciato di voler riaprire parzialmente gli stadi a settembre se la curva dei contagi lo consentirà. Un auspicio che non può bastare ai club, ancora alle prese con i voucher-rimborso ai loro abbonati, ai quali non sono in grado di prospettare quando poter tornare sugli spalti. «La sicurezza prima di tutto - ha detto Dal Pino - però confesso che ho difficoltà a pensare ad alcune discoteche o luoghi all’aperto con la musica e migliaia di persone, e poi alla premiazione del campionato sabato a Torino senza un tifoso...». Il presidente della Lega ha a tal proposito ricordato anche il dossier «molto corposo, redatto insieme al massimo dei consulenti in questo settore, per indicare una via sul ritorno agli stadi». Di qui l’esigenza di prendere tempo, e in quest’ottica va inteso il recupero dell’idea playoff riesumata da Gravina mercoledì sera alla festa promozione del Benevento «è una formula che mi piace». Gravina spingerà per inserirla a bocce ferme e come extrema ratio in caso di nuovo blocco del torneo che, lanciato verso lo scoglio Europei non avrebbe i margini di manovra avuti quest’anno. Infine lo scoglio del protocollo sanitario: «È molto difficile affrontare l’intero campionato con un tampone ogni quattro giorni. Dobbiamo definire con il Cts delle nuove modalità», ha detto Dal Pino. Pressing al quale il governo dovrà dare presto una riposta, nonostante sia impegnato nell’altra partita della legge di riforma dello sport: «Procediamo spediti», ha scritto ieri Spadafora su Facebook. Ma è una corsa contro il tempo dagli esiti ancora incerti.
MEDIA COMPANY
Nell’assemblea di ieri sono state presentate le offerte dei sei Fondi d’investimento interessate al progetto di un canale televisivo gestito direttamente dalla Lega. Ieri le offerte sono state date in visione ai presidenti, se ne riparlerà nell’assemblea del 24 agosto.
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