Russia 2018, Orsi: «Alisson-Courtois? Il romanista è il numero 1 perfetto»

Russia 2018, Orsi: «Alisson-Courtois? Il romanista è il numero 1 perfetto»
di Benedetto Saccà
2 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Luglio 2018, 10:58
Ex portiere ed ex vice allenatore della Lazio (e dell’Inter), Fernando Orsi ora commenta i Mondiali in tv e, così, gioca la sfida tra il brasiliano Alisson e il belga Thibaut Courtois.
Orsi, è un duello che promette spettacolo.
«Courtois è giovane ed è diventato un titolare molto presto. Ha avuto la fortuna di crescere nelle grandi squadre. Ha molte qualità tecniche: gioca bene con i piedi insieme alla difesa ed è molto affidabile».
E Alisson?
«Con la Roma ha fatto cose grandi, specie in Champions League. È straordinario».
Perché?
«Perché ha un ottimo fisico, sa coprire bene la porta, ha mezzi impressionanti. Quasi si discosta dalla tradizione dei portieri brasiliani. Penso alla bravura nel tuffo laterale. Sembra un portiere europeo: di scuola tedesca».
Cioè?
«Sa tenere le ginocchia basse, le braccia larghe. È senza dubbio uno dei primi tre del mondo».
Allora chi è il migliore tra i due?
«Entrambi sono al massimo. Certo, Alisson ha compiuto poche parate durante il Mondiale, però lui fa vincere le partite. È continuo e può contare su un’ottima difesa. Invece Courtois ha alti e bassi. È stato più impegnato rispetto al brasiliano. Il miglior portiere, comunque, è quello che sbaglia meno: e allora scelgo Alisson, nonostante abbia un po’ deluso all’esordio contro la Svizzera».
La sorpresa del torneo?
«Guillermo Ochoa, il portiere del Messico. Non ha un grande stile, ma è reattivo e molto efficace».
Un altro nome?
«Keylor Navas.In generale a stupire sono stati i sudamericani. Ai Mondiali regalano spesso ottime prove».
E Jordan Pickford, l’inglese?
«Non riesce a convincermi. Ha caratteriste prettamente inglesi, tanto è vero che i club della Premier si affidano ai portieri stranieri... E Pickford, nonostante qualche buon intervento, mi lascia perplesso».
Chi vince il Mondiale?
«Mi auguro una finale tra il Belgio e la Croazia, anche se credo che vincerà il Brasile».
È la squadra migliore?
«È la più strutturata. Ha allestito una difesa di alto livello e, in generale, si è passati dal tiki taka a una manovra più incline alla ripartenza. E poi la Seleçao ha Neymar...».
È l’icona del Mondiale?
«No, meglio Luka Modric. Grande».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA