James Pallotta torna a parlare della Roma. In una lunga intervista rilasciata al portale “The Athletic” l'ex presidente ha rivelato alcuni retroscena della sua gestione, come quello dell’acquisto di Zaniolo: «È stato 100% merito di Baldini. Franco chiamò l’Inter e disse loro che non avremmo ceduto Nainggolan se non in cambio di Zaniolo. Monchi chiese chi fosse».
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A segnare la presidenza Pallotta è stato l’addio di Francesco Totti: «È stato a Roma per 30 anni.
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Il flop più grande è stato la scelta del direttore sportivo Monchi che ha concluso degli affari che indebitato gravemente la Roma: «Non voleva ricevere aiuto, non ascoltava nessuno. Non importa cosa avremmo avuto da dire. Un altro errore che ho fatto è che avrei dovuto rendermi conto che si faceva chiamare Monchi. È come se ti facessi chiamare Madonna. Doveva essere un segnale di avvertimento. Non puoi avere un piano B se non hai un piano A. Alla fine, credo che non avesse un piano A».
Infine, sullo stadio: «Avevamo un sacco di grandi sponsor che volevano essere coinvolti. La Coca-Cola era una di questi. Sono andato ad Atlanta per parlare con loro. Lo stadio sarebbe stata la struttura più utilizzata nell’Europa meridionale. Sapevamo di avere enormi opportunità di generare ricavi che sarebbero stati reinvestiti nella squadra».
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