Roma e Lazio, ecco come arrivano il derby: Abraham sfida Immobile, Mourinho contro Sarri (che è più in forma)

Roma e Lazio, ecco come arrivano il derby: Abraham sfida Immobile, Mourinho contro Sarri
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Venerdì 18 Marzo 2022, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 00:49

Ecco come arrivano Roma e Lazio al derby di domenica

Roma

Mourinho ↑

Il passaggio ai quarti Conference League ha rincuorato José Mourinho, anche se non si aspettava che la partita restasse in bilico fino al 90’. A fine gara la battuta su Sarri («È a casa sul divano a fumare le sigarette, i devo pensare a recuperare i giocatori») è il segnale che il derby è già cominciato. 

La condizione fisica ↓

La partita con il Vitesse è stata più impegnativa del previsto: Pellegrini ha una tonsillite, già ieri ha giocato con la febbre e altri giocatori sono usciti provati dai 90 minuti. Oggi Lorenzo è rimasto a casa per precauzione, ma è a rischio derby. Domani sarà la giornata decisiva per fare la conta e stilare una formazione titolare


Gli infortunati ↓

Lorenzo Pellegrini si è fermato per una tonsillite, oggi niente allenamento e ha saltato anche un evento per la pace previsto in Campidoglio. Non sta bene, è a serio rischio derby, serviranno 24 ore per capire se potrà farcela. Mourinho è in ansia. 

Il morale ↑

La qualificazione ai quarti di Conference League ha restituito entusiasmo alla squadra. Il pareggio con l’Udinese e il sorpasso della Lazio in classifica ne avevano intaccato il morale. Archiviata la qualificazione, la Roma arriva alla stracittadina al meglio delle condizioni mentali. 

L’arma in più ↑

Abraham è arrivato a quota 21 gol in stagione, eguagliando Montella e Batistuta al loro primo anno. Tammy non ha intenzione di fermarsi e con un gioco più fluido potrebbe essere il vero crack del derby di domenica. Roma e i suoi tifosi lo hanno conquistato definitivamente, un gol al derby potrebbe suggellare definitivamente l’amore. 


I punti deboli ↓

Il centrocampo con la possibile assenza di Pellegrini perde di fantasia e dinamicità. Lo staff medico farà di tutto per tentare di recuperarlo, altrimenti al suo posto giocherà Olivera che scalerà accanto a Cristante così da lasciare a Mkhitaryan la libertà di avanzare.   

Gli uomini simbolo ↓

Pellegrini e Zaniolo saranno due osservati speciali di questo derby, anche se il capitano della Roma è a serio rischio forfait.

Nicolò sta attraversando un momento delicato, le ultime prestazioni hanno lasciato a desiderare e ieri ha anche incassato una bordata di fischi al momento della sostituzione. Un gol derby potrebbe rinsaldare i rapporti con il tifo. 

Gli outsider ↑

Karsdorp ha goduto di 45 minuti di riposo contro il Vitesse. Ma appena Mourinho si è reso conto che Maitland-Niles era in difficoltà, lo ha fatto entrare immediatamente. È lui che ha fatto la sponda per Abraham ed è sempre lui il protagonista sulla fascia destra. Titolare inamovibile, anche per assenza di alternative. 

L’ambiente ↑

Una eliminazione in Conference League avrebbe avuto conseguenze disastrose, anche perché durante la partita il pubblico ha fischiato tutti i calciatori sostituiti da Mourinho. Il passaggio del turno restituisce serenità, ma c’è la sensazione che una sconfitta nel derby possa incrinare definitivamente i rapporti tra la Roma (squadra) e la tifoseria.

Lazio

Sarri  ↑

Proseguono le full immersion tattiche di Sarri. Nella doppia seduta di ieri il Comandante ha dato il via allo studio della Roma. Il tecnico continua a lavorare sulla testa dei suoi calciatori per mantenere alta la concentrazione. Vietato lasciarsi sopraffare dall’attesa. Ecco perché prima dell’allenamento prende tutti in disparte singolarmente per valutare la situazione. Nel pomeriggio di oggi sono previste nuove prove tattiche.

La condizione fisica ↑

Un anno, il 2022, iniziato decisamente bene e che sta procedendo ancora meglio. Solo 8 gol subiti in 10 partite in Serie A, condite da ben 6 clean sheet. Meglio ha fatto solo la Real Sociedad con 7. Dimostrazione che la svolta vera per i biancocelesti è arrivata in difesa visto che l’attacco ha sempre girato a dovere, soprattutto al capocannoniere Immobile. La doppia seduta di ieri intanto ha confermato la buona forma, ma soprattutto due recuperi importanti a centrocampo come Luis Alberto e Cataldi. Si è rivisto in gruppo anche Zaccagni, gestito nei giorni scorsi poiché non ci sarà nella stracittadina.

Infortunati (=)

Il Comandante sperava di arrivare alla stracittadina con quasi l’intera rosa a disposizione, ma difficilmente ci riuscirà. Dopo il rientro di Lazzari si sono rivisti anche Luis Alberto e Cataldi. L’unico fermo ai box resta Radu. Il veterano romeno è alle prese con una fascite plantare molto fastidiosa. Per superarla si è affidato all’ausilio dei plantari che ha dato in parte l’esito sperato, ma il suo ritorno in gruppo slitterà direttamente dopo la sosta. Forzare a due giorni dal match non è la scelta giusta. L’assenza del veterano rende il bilancio degli infortunati stazionario nonostante gli altri recuperi.

Il morale  ↑

C’è entusiasmo perché dopo le tante parole ora l’idea di gioco di Sarri si sta vedendo con i fatti. Il Comandante ha iniziato ufficialmente la preparazione per la grande sfida, ma l’atmosfera è già calda mentre sul campo alla grande concentrazione si alternano spesso sorrisi. La punzecchiata di Mourinho potrà solo essere uno stimolo in più per Sarri e i suoi calciatori. Domani Lotito tornerà nel centro sportivo per parlare alla squadra.

L’arma in più  ↑

Il protagonista principale sarà Immobile. Il capitano sarà senza dubbio l’arma in più dopo che è tornato in vetta alla classifica marcatori e ha superato anche Piola per i gol segnati in Serie A con la maglia della Lazio. I suoi compagni di reparto, Felipe Anderson e Pedro, lo accompagneranno a braccetto, soprattutto lo spagnolo. Segnare di nuovo contro la sua ex squadra sarebbe uno smacco incredibile.

I punti deboli (giù)

Dopo i tanti mugugni della prima parte di stagione ora la Lazio sorride. Sta eliminando i punti deboli, su tutti la difesa, ma restano le disattenzioni il tallone d’Achille della squadra di Sarri. Anche col Venezia nel finale di gara si è corso qualche rischio di troppo. Con la Roma servirà più cinismo, specchiarsi potrebbe portare in un vicolo cieco. L’altro punto debole è la panchina: se i titolari non girano resta difficile pescare il jolly tra le seconde linee, soprattutto considerando l’assenza di Zaccagni.

I simboli  ↑

Il recuperato Cataldi sta già caricando l’ambiente da tifoso quale è. C’è poi il solito Immobile. Il numero 17 continua a infrangere record su record e dopo aver emulato Pino Wilson con la fascia rossa al braccio vorrà ergersi come rappresentante di Giorgio Chinaglia, magari decidendo la stracittadina. Con un gol eguaglierebbe Piola anche nei centri nei derby a quota 7. I tifosi si aspetteranno molto anche da Milinkovic e Luis Alberto. Le due mezzali hanno ormai messo le radici nella Capitale, sentono la partita e hanno una grande voglia di tornare ed esultare nella stracittadina. La Roma tra l’altro è una delle vittime preferite dello spagnolo con 3 gol segnati. Stesso bottino per il gigante serbo contro i giallorossi.

Gli outsider ↓

A Lazzari invece va la palma di outsider. Il suo rientro dal 1’ a un mese dall’infortunio potrebbe essere determinante per assicurare una grande spinta sull’out destro assieme a Felipe Anderson. Un altro che si sarebbe volentieri infilato dalle retrovie è Zaccagni, ma la sua assenza per squalifica resta difficile da digerire e spedisce la freccia degli outsider verso il basso. Difficile contare sull’apporto delle seconde linee: da Cabral a Basic, passando per Kamenovic e Raul Moro. Stesso discorso per Akpa Akpro e André Anderson.

L’ambiente (=)

Ci sarà infine l’ambiente a rendere difficile la stracittadina ai biancocelesti. Con la Roma che gioca in casa e un Olimpico sold out si prospetta un clima infuocato anche se i tifosi laziali non mancheranno al seguito della squadra. Questo l’unico aspetto che rende equilibrato il confronto visto che alzando lo sguardo i calciatori in campo si sentiranno meno soli. Esauriti gli oltre 14mila posti in Curva e Distinti Nord. Tifosi e giocatori uniti per procedere verso un unico obiettivo: affossare i rivali cittadini per continuare la corsa all’Europa. L’atmosfera comincia a farsi calda.

 

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