La Roma d’Europa si esalta, combatte anche senza forze. Mancano i big, la squadra è stanca e abbattuta dalla quasi mancata qualificazione in Champions dalla via del campionato e Mou inventa una squadra tutta da battaglia.
Roma - Bayer Leverkusen
Alla fine ha ragione lui, come spesso gli capita quando sente odore d’Europa: Dybala parte dalla panchina (entrerà a quindici minuti dalla fine), Belotti e Abraham si battono come due gregari e poi decide proprio uno così, Edoardo Bove, il bambino di Mou, è lui che regala la vittoria contro il Bayer e un pezzo di finale: una rete cercata dal giovane ex Primavera, che ruba palla sulla trequarti, scambia con Abraham e calcia in porta, pescando l’angolino alla destra del portiere Hradecky.
LA PARTITA
Dopo un primo tempo bloccato, con la Roma in difficoltà nei primi dieci minuti, nei quali sono arrivate le occasioni di Andrich e Wirtz e poi il colpo di testa di Ibañez, nella ripresa, la squadra giallorossa ha mostrato più coraggio e meno voglia di attendere. Celik e ancora Ibañez si sono affacciati pericolosamente nell’area di rigore tedesca, poi c’è stata la rete di Bove, che ha aperto la partita e il cuore dei sessantacinquemila dell’Olimpico, che hanno sofferto fino all’ultimo attimo, quando Rui Patricio si è complicato la vita, perdendo un pallone e rimettendolo sui piedi di Frimpong, il cui tiro ha trovato sulla linea l’onnipresente Cristante. Mou sa bene che nulla è finito, che il ritorno sarà complicato e va giocato con la stessa intensità. Ma in più, forse, avrà a disposizione qualche giocatore che finora è mancato. Smalling soprattutto. E Dybala, quello vero.
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