Mourinho e Dybala sono in attesa: lo Special vuole rimanere e punta a trattenere la Joya

Dalla rosa agli assetti societari, le incognite sono tante

Mourinho e Dybala sono in attesa: lo Special vuole rimanere e punta a trattenere la Joya
di Gianluca Lengua
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Martedì 6 Giugno 2023, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 08:53

ROMA José Mourinho se ne va in vacanza - ha lasciato tracce solo con un post Instagram dedicato al suo amico Zlatan Ibrahimovic - e stacca la spina dopo una stagione snervante in cui ha sfiorato il suo 27esimo titolo in carriera, ma nella quale si è anche improvvisato (di nuovo) dirigente e uomo comunicazione. Il prossimo anno ha promesso che ci riproverà, sempre con la Roma, ma vorrebbe occuparsi esclusivamente di campo e lasciare le battaglie quotidiane a dirigenti in grado di combatterle e, magari, vincerle. Ma quella condotta dopo la finale, con l'invettiva contro Taylor nel garage della Puskas, molto probabilmente l'ha persa: in arrivo una stangata dalla Uefa. Soprattutto Mou vorrebbe competere per grandi traguardi: in campionato e poi tornare in Champions è l'obiettivo principale. Queste sono le basi per un futuro in giallorosso, ma ancora non ha fatto i conti con Dan Friedkin che domenica non era all'Olimpico e quanto prima dovrà pianificare il budget per la prossima campagna acquisti, che se non cambieranno gli scenari sarà sulla falsariga di quella della scorsa estate.

 

L'infortunio di Abraham cambia i piani, perché l'inglese era uno dei pochissimi calciatori che potevano garantire liquidità immediata.

Tammy resterà a Roma, rientrerà nella seconda parte della stagione e Tiago Pinto dovrà prendere un altro attaccante, titolare. Ci sarà tempo per valutare nomi e profili, ma Mou i primi di luglio quando convocherà la squadra per il raduno vorrà già avere quasi tutta la rosa a disposizione. Vuole passare più tempo possibile con i nuovi calciatori per plasmarli e trasferirgli nel breve tutti i concetti tattici. La Uefa contestualmente controllerà ogni operazione, ci saranno riunioni con Nyon per valutare se il "settlement agreement" firmato la scorsa estate è stato rispettato. Pena una multa di 35 milioni (5 sono stati già versati) e altre limitazioni in ambito in europeo fino all'esclusione dalle Coppe. Dunque, la proprietà dovrà operare tra due fuochi: uno quello della Uefa che pretende il rispetto del Ffp e l'altro quello di Mourinho che vuole una rosa di 20/22 titolari per competere su tre fronti. L'obiettivo unico condiviso da tutti, invece, sarà qualificarsi alla prossima Champions League.

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NODO SPONSOR

Solo così la Roma può sperare di alzare l'asticella e non restare impantanata in un livello mediocre che sta stretto al portoghese. Il prossimo anno arriveranno anche i soldi di Adidas, nuovo sponsor tecnico che ha già degli accordi economici con Mourinho e Dybala. Ma qualora la Roma non dovesse garantire un alto livello di competitività, c'è il rischio che il marchio d'abbigliamento tedesco declassi i giallorossi. Il club di Friedkin, infatti, al momento è inserito nella categoria "Premium" e non in quella "Elite" dove ci sono top team come United, Real Madrid e Arsenal. Questo significa che il valore della sponsorizzazione già parte da uno scalino più basso rispetto ad altri club europei. Senza investimenti concreti sul mercato e una competitività certificata, c'è il rischio di abbassare ulteriormente gli incassi e finire in fascia "Standard". Nei prossimi giorni è prevista una call tra la Roma e i dirigenti di Adidas per chiarire gli obiettivi e le ambizioni per la prossima stagione. Si decide il futuro di tutti. Della Roma.
 

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