Mondiali femminili, Infantino: «Ricevuto offerte deludenti»

Mondiali femminili, Infantino: «Ricevuto offerte deludenti»
di Salvatore Riggio
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Lunedì 22 Maggio 2023, 17:05

I mondiali femminili non hanno ancora una copertura televisiva. Ed è grande la delusione di Gianni Infantino, presidente della Fifa, intervenuto alla Politica nel Pallone a Radio Rai: «Vediamo, non lo so, onestamente non lo so. Non lo so perché le offerte che abbiamo ricevuto non solo sono basse e sono deludenti, sono al limite del vergognoso oserei dire. In Italia 200 volte meno che per il Mondiale maschile e ricordiamoci che l’Italia femminile si è qualificata per il Mondiale mentre l’Italia maschile non si è qualificata per il Mondiale. Allora, questa è una questione a cui veramente tengo molto, a cui teniamo molto. Tengo molto e teniamo molto al calcio femminile, investiamo molto nel calcio femminile, giustamente devo dire alcune volte veniamo criticati dai media per il montepremi femminile che è più basso di quello maschile, però ovviamente anche questo deve essere in qualche modo collegato agli introiti che si possono fare. Da quando sono arrivato io alla presidenza della Fifa abbiamo aumentato per dieci, da 15 milioni siamo passati a 150 milioni di montepremi», ha detto.

E ancora: «Ovviamente non siamo ancora al livello del Mondiale maschile, però ci vogliamo arrivare, ma per arrivarci c’è bisogno che quelli che ci criticano anche – a volte anche giustamente – mettano dei fatti e delle azioni dietro le loro critiche, perchè è facile criticare e poi offrire 200 volte meno per un mondiale femminile.

Un Mondiale femminile che oggi è veramente un evento importante, il prossimo si giocherà in Australia e Nuova Zelanda, dal 20 luglio al 20 agosto. Per l’ultimo Mondiale in Francia abbiamo avuto  un miliardo e duecento milioni di persone che l’hanno visto, questo Mondiale lo vedranno in due miliardi di persone in giro per il mondo. Non dimentichiamoci poi che all’ultimo Mondiale per esempio, Italia-Brasile, ha avuto 6,5 milioni di spettatori in Italia, il 30% di share. Allora ovviamente noi non chiediamo che venga pagato lo stesso che per il Mondiale maschile, però insomma che si rispetti il calcio femminile, che si rispettino le donne, che si rispetti questo sport, che è veramente uno spettacolo bello e chiunque acquisterà i diritti per il calcio femminile sicuramente farà degli share importanti», ha detto.

Inoltre, Infantino celebra il calcio italiano. Tre finaliste nelle tre coppe: «Da italiano fa molto piacere che ci siano tre italiane. Da interista, siccome tutti sanno che sono interista, mi fa ancora più piacere che ci sia anche l’Inter dopo qualche anno. Penso che comunque questo dimostri che il calcio italiano non è poi così male come alcuni vogliono far credere, anzi. Il calcio italiano è vivo e vegeto, funziona, nonostante tutto verrebbe da dire. È invidiato in molte parti del mondo, ovviamente ci sono cose che vanno migliorate e che non funzionano, però i risultati in generale – voglio dire – non è che arrivino per caso o per coincidenze fortuite. I risultati arrivano con il lavoro e in questo caso si vede che il lavoro c’è stato. L'Italia, non dimentichiamolo, è anche Campione d’Europa con la Nazionale, poi ovviamente non ci siamo qualificati per il Mondiale due volte di fila, dunque qualcosina di più va fatto. Il Napoli campione? Che bello pensare a Diego in questo momento di festa. Diego sicuramente starà festeggiando anche lui insieme a tutti quelli che amano il Napoli o a tutti quelli che amano il calcio. Perchè quest’anno quello che ha dimostrato il Napoli è stato veramente fantastico: complimenti alla squadra, a Spalletti, a De Laurentiis, a tutti quanti che hanno saputo lavorare negli anni».

Infine, sul tempo effettivo: «Più che il tempo effettivo bisogna lottare contro le perdite di tempo. Purtroppo questa è una delle problematiche del calcio moderno, si tende a perdere tempo. Una partita deve durare 90 minuti e non è giusto per gli spettatori che duri soltanto 45. Abbiamo cercato di trovare delle soluzioni all’ultimo Mondiale, con dei tempi aggiuntivi alle partite di anche dieci minuti, per arrivare a quei circa 60 minuti che dovrebbe durare una partita di tempo effettivo. Penso che il buonsenso ci possa aiutare, che possa aiutare gli arbitri e i calciatori in questo senso.

Il razzismo nei confronti di Vinicius: «Purtroppo sembra proprio che non si risolva ed è anche troppo facile nascondersi dietro a spiegazioni che tanto è un problema di società e non è un problema del calcio. E’ ovviamente un problema di società ma è anche un problema del calcio. Noi responsabili nel calcio dobbiamo fare tutto il possibile e di più per, prima di tutto, sostenere chiunque venga abusato, e dunque sostegno totale a Vinicius, a Lukaku, a Vlahovic, a chiunque venga abusato. Come presidente della Fifa e come Gianni Infantino assolutamente, senza ma e senza nessun tipo di pensiero. Sostegno assoluto e totale. E poi alcune regole esistono: per esempio il fatto di poter fermare le partite quando ci sono episodi razzisti, poter fermare le partite in cui di solito la gran parte del pubblico - che non sono idioti razzisti ma che è gente per bene - zittisce i razzisti. Ecco questo penso sia un passo educativo molto importante». 

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