Tuttavia, nessuna formula è stata messa al voto. «Dobbiamo effettuare ulteriori analisi, sentire i pareri dei nostri partner prima di effettuare eventuali cambiamenti». La decisione dovrebbe quindi essere presa in occasione della prossima riunione del Consiglio, a gennaio. La procedura di candidatura per il 2026 verrà lanciata nel maggio del 2017. Secondo Infantino «l'allargamento del Mondiale è una buona idea per lo sviluppo del calcio nel mondo». Per meglio suddividere i costi, il presidente ha confermato di essere a favore di «una co-organizzazione fra due o più paesi». Per evitare i problemi del passato relativi ai Mondiali, Infantino ha promesso che il processo di aggiudicazione dell'edizione 2026 sarà «totalmente trasparente, a prova di pallottola». Ha altresì auspicato una maggior collaborazione fra Fifa e comitato organizzatore locale «per trasmettere meglio l'esperienza incamerata nelle edizioni precedenti» Infantino ha quindi annunciato che un «nuovo sistema di controllo nella distribuzione dei biglietti verrà impiegato per evitare gli abusi del passato».
Il presidente ha anche fatto il punto sulle riforme già messe in atto durante i suoi otto mesi di presidenza. «Abbiamo adottato un solo sistema per la distribuzione dei programmi di sviluppo del calcio, mentre ve ne erano una decina in precedenza. E le decisioni sulla ripartizione sono prese dal comitato di sviluppo, composto al 50 per cento da personalità indipendenti». Per quanto riguarda gli accordi commerciali, il Consiglio definisce la strategia ma la messa in atto spetta ormai all'amministrazione della Fifa.
Infine, sulle inchieste in corso, Infantino ha definito «ottima» la collaborazione con le autorità giudiziarie.
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