Milan, Fininvest: «Si valuta accordo a breve». I cinesi: «Impegnati per closing il prima possibile

Milan, Fininvest: «Si valuta accordo a breve». I cinesi: «Impegnati per closing il prima possibile
di Redazione Sport
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Venerdì 3 Marzo 2017, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 17:02

Fininvest «sta valutando positivamente la possibilità di stipulare un accordo con Sino-Europe Sports per arrivare a un accordo per la cessione Milan in tempi brevi»: è il senso della comunicazione della holding della famiglia Berlusconi agli azionisti, letta dall'ad rossonero Adriano Galliani in apertura dell'assemblea del club.  Fininvest, che detiene il 99,93% del Milan ha voluto così fare il punto sulla trattativa con la cordata cinese, spiegando che «non si sono verificate le condizioni sospensive» del contratto e quindi «il closing non potrà avere luogo in data odierna come previsto». Di conseguenza l'azionista di maggioranza ha proposto di non prendere alcuna deliberazione sui punti all'ordine del giorno dell'assemblea inizialmente convocata per il passaggio di proprietà del club, quanto meno slittato visto che Ses ha chiesto a Fininvest una nuova proroga del closing di un mese in cambio di una terza caparra da 100 milioni di euro. «Per mera completezza di informazione - è la conclusione del messaggio della holding della famiglia Berlusconi -, Fininvest precisa comunque che sta valutando positivamente la possibilità di stipulare un accordo con Ses al fine di giungere alla cessione della propria partecipazione in Ac Milan in tempi brevi».

«Nel manifestare il proprio disappunto per i ritardi nella finalizzazione del closing, dovuti a cause al di fuori del suo controllo, SES conferma di essere fortemente impegnata a continuare a lavorare con Fininvest per raggiungere il closing il prima possibile e che un dettagliato piano di investimenti è già pronto»: è quanto afferma in una nota Sino-Europe Sports, la società cinese impegnata nella complessa trattativa per l'acquisto del Milan. La società interviene con un comunicato ufficiale sulle notizie circolate in giornata secondo cui il presidente Yonghong Li a fine anni Novanta sarebbe stato al centro di una colossale truffa ai danni di 18 mila risparmiatori. «Con riferimento alle notizie pubblicate oggi da un quotidiano italiano che riprendono un vecchio articolo cinese e riguardanti supposte pendenze passate riferite a Yonghong Li - si legge nella nota -, SES con fermezza informa che queste notizie sono completamente prive di fondamento».

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