Mercato, c’è chi compra e chi si rinforza vendendo

Liverani
di Gianfranco Teotino
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Lunedì 3 Febbraio 2020, 10:30
E se fosse il Lecce la squadra ad avere effettuato il migliore mercato? A guardare quel che è successo sui campi nel primo weekend post trasferimenti si direbbe proprio di sì. Quattro nuovi in campo, prima vittoria casalinga e due dei quattro gol rifilati a quel che resta del Toro segnati proprio dagli ultimi arrivi. Un Oscar all’efficienza da assegnare a maggior ragione visto che si è trattato di una campagna a costo zero: i due marcatori, Deiola e Barak, così come Saponara, sono prestiti, il difensore Donati era svincolato. Se invece si vuole assegnare un Oscar alla valorizzazione del settore giovanile, ma anche alla capacità di autofinanziarsi alla grande senza in alcun modo indebolire la squadra, allora a trionfare sarebbe l’Atalanta. E’ riuscita nell’impresa di raccogliere una settantina di milioni, cedendo tre giocatori praticamente mai impiegati, perché già in prestito o poco graditi a Gasperini: Kulusesvski (foto Lapresse), Barrow e Ibanez. A voler giudicare in modo più tradizionale, l’unica società ad avere portato a termine un mercato valido per l’oggi e domani, e in grado di cambiare subito gli equilibri, è l’Inter. Eriksen a 20 milioni è un affare a prescindere dal fatto che a giugno sarebbe stato a parametro zero. Gli esterni, Moses e Young, li voleva Conte e sono arrivati. Le cessioni di Politano (22 milioni, cioè più di Eriksen!) e Barbosa hanno consentito al club nerazzurro di chiudere in attivo.
SOLDI SOLDI
E’ stato complessivamente un mercato di gennaio mosso e ricco di novità. La principale quella di concludere adesso operazioni valide per la prossima stagione, come Kulusevski alla Juve, Rrahmani e Petagna al Napoli, Amrabat alla Fiorentina. Questo sdoppiamento di tempi, aggiunto alle dilazioni di pagamento consentite dai prestiti con obbligo o diritto di riscatto, rendono difficile stabilire con esattezza quali squadre abbiano speso o incassato di più. Per quanto sia difficile superare il saldo negativo del Napoli, che con i vari Demme, Lobotka e Politano, disponibili subito, ha ora la possibilità di risalire fino all’Europa League e di puntare alla Coppa Italia. Ha speso molto anche la Fiorentina, sia pure in modo un po’ confuso: Cutrone toglierà spazio a Vlahovic, prospetto interessantissimo, e gli altri chissà se saranno titolari. Immobile la Lazio – la battuta è voluta – deludente la Roma, rivolta al futuro la Juventus, l’Oscar del mercato meno lungimirante va senza dubbio al Milan: per salvare la stagione con il feticcio di Ibra, ha poi dovuto vendere, per ragioni economiche e di spogliatoio, tre dei suoi giocatori migliori. Suso, Piatek e Rodriguez.
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