Mancini: «Con il Salisburgo sarà una guerra. Smalling? Penso che resterà anche il prossimo anno»

Il difensore ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di ritorno di Europa League in programma domani allo stadio Olimpico

Mancini: «Con il Salisburgo sarà una guerra. Smalling? Penso che resterà anche il prossimo anno»
di Gianluca Lengua
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Mercoledì 22 Febbraio 2023, 20:11 - Ultimo aggiornamento: 20:12

Gianluca Mancini sempre più leader della difesa assieme a Smalling. E a proposito dell’inglese che ha il contratto in scadenza nel 2023, si sbilancia: «Se il prossimo anno giocherò ancora con lui? Spero e penso di sì». Sulla partita di domani contro il Salisburgo: «Una guerra. Sarà da lottare su tutti i palloni, dare qualcosa in più, cercare di sbloccarla subito e portare tutti dietro cercando di passare il turno». Ecco la conferenza stampa integrale. 

Che partita si aspetta domani?

«Una guerra.

Sarà da lottare su tutti i palloni, dare qualcosa in più, cercare di sbloccarla subito e portare tutti dietro cercando di passare il turno». 

Se la Roma riuscirà a passare il turno sarà un’impresa o avrà fatto il suo dovere? 

«E’ una partita importante perché giochiamo in Europa ed è importante per la qualificazione. Se la Roma vince passiamo il turno e siamo concentrati per le prossime. Non c’è dà tappezzare la città per un ottavo. Vogliamo continuare in Europa League». 

Ha lavorato sull’aspetto disciplinare? 

«Ho guardato le statistiche e tutti i cartellini gialli che ho preso mi hanno fatto saltare le partite. Ho lavorato su me stesso cercando di prenderne di meno e guardando le partite dell’anno scorso ne ho presi in maniera stupida. Poi anche il mister mi ha aiutato a gestire alcune situazioni. Ci stanno degli alti e bassi in una stagione, il rendimento va in base alla squadra, al lavoro quotidiano, al tempo passato insieme. Una serie di cose che ti portano a rendere meglio. Ci sono degli alti e bassi che ogni calciatore ha, ma bisogna essere bravi e restare concentrati». 

Che rapporto c’è con i suoi compagni di reparto Smalling e Ibanez? Si aspetta di giocare ancora con Smalling?

«È uno spogliatoio eccezionale, ci vogliamo bene e lavoriamo tutti i giorni al massimo delle nostre potenzialità. Giochiamo da tanto insieme noi tre, ma c’è anche Kumbulla che è eccezionale, è sempre pronto quando tirato in causa. E anche Llorente che fa parte della famiglia dei difensori. Giocare insieme da tanto tempo aiuta a capirci, a comprendere i difetti e pregi di un compagno. Non è solo la parte difensiva della Roma, ma anche gli attaccanti e tutta la squadra si sacrificano in difesa. Smalling? Spero e penso di sì». 

Mourinho ha parlato dei fischi dello stadio, nello spogliatoio è arrivata questa percezione? 

«Il mister si riferiva a Bove che è giovane e sta facendo le prime partite in una piazza importante. Se noi sentiamo lo stadio come è stato l’anno scorso e quest’anno presente in casa, è un aiuto, dà forza ed è un giocatore in più. L’Olimpico quando è concentrato è bello e si fa sentire. Lo faceva a me da avversario. Io quando gioco sono concentrato su quello che faccio in campo, quindi se ricevo fischi o mi viene detto qualcosa non la sento. Spero che lo stadio ci dia una mano e sia una spinta in più».

La vittoria con il Verona vi ha portato l’equilibrio giusto?

«Era importante per il campionato. Domani c’è un turno a eliminazione contro il Salisburgo, siamo carichi e bisogna ribaltare il risultato per andare avanti. Noi abbiamo sempre lo stesso equilibrio, anche quando perdiamo».

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