Lazio: Sarri recupera Basic e André Anderson. Attesa per Zaccagni, Romero scalpita

Il tecnico dei biancocelesti al lavoro per preparare il match contro l'Atalanta: possibile maglia da titolare per il baby argentino con Zaccagni non al top della condizione

Luka Romero Bezzana (17), centrocampista della Lazio
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 21 Gennaio 2022, 14:35

L’emergenza in casa Lazio potrebbe rientrare almeno in parte. A 24 ore dalla sfida contro l’Atalanta i biancocelesti recuperano infatti Basic e André Anderson: stamani entrambi hanno svolto le visite di idoneità post Covid presso la clinica Paideia. Due rientri importanti per la panchina che permetteranno di far rifiatare chi in questo periodo sta facendo gli straordinari. Nel pomeriggio verrà invece testato Zaccagni: l’ex Hellas è una pedina fondamentale, soprattutto senza Pedro e in base al suo utilizzo o meno cambierebbero molte cose. Al momento, così come all’indomani del match contro l’Udinese, c’è ottimismo per la caviglia destra: nel pomeriggio di oggi se ne saprà di più sulle sue condizioni dopo il provino chiesto a gran voce dal Comandante.

 

Lazio: crescono le quotazioni del baby Romero

In caso di forfait restano tre le soluzioni. Una potrebbe essere quella dello spostamento di Lazzari in attacco, ma per ora l’ex Spal sembra destinato al massimo a giocare in difesa. Quella contro l’Atalanta sarà anche una vetrina per lui, dato che la Dea è l’unica destinazione che accetterebbe volentieri rispetto alle altre già bocciate (scelta non piaciuta a Lotito). Se non dovesse toccare a Lazzari, la scelta ricadrebbe allora su un giovanissimo: nella bagarre tra Raul Moro e Romero pian piano sta emergendo il talento argentino con tre presenze finora in prima squadra. Il classe 2004 a detta di Sarri sta crescendo molto: «Sta progredendo dal punto di vista tattico, è giovanissimo ma stiamo cercando di farlo crescere anche sulla forza. Abbiamo fatto un programma apposta per lui per renderlo non solo rapido e brillante, ma con uno strappo in più». Rivelazione che fa capire quanto lo staff punti sul baby talento: un motivo ci dovrà pur essere se il suo primo match in Liga lo ha giocato a 15 anni e 219 giorni.

Esordio record in Spagna così come nella Lazio grazie al suo ingresso contro lo Spezia nella seconda giornata di campionato a 16 anni e 282 giorni. Un vero e proprio predestinato con caratteristiche tecniche e fisiche che gli hanno affibbiato un soprannome pesante come “Mini Messi”. In certi casi il trucco è pensare poco alle chiacchiere e molto al lavoro quotidiano, proprio ciò che sta facendo il giovane Luka, conquistandosi lo staff di Sarri. Chissà che il Comandante senza Zaccagni non pensi alla sorpresa a scapito di un Raul Moro parso troppo inconsistente, limite che torna come un boomerang in questo inizio di carriera per il classe 2002 spagnolo. La terza opzione sarebbe il cambio modulo, ma al momento resta quella più remota anche perché ci sarebbe solamente il pomeriggio di oggi per provarlo in vista di un avversario temibile che la Lazio non batte all’Olimpico in campionato da cinque anni.

 

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