Lazio, Lotito si sfoga: «Questa è una società protagonista, non subordinata. C'è poca obiettività»

Lazio, Lotito si sfoga: «Questa è una società protagonista, non subordinata. C'è poca obiettività»
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 20 Maggio 2022, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 09:29

Nella giornata odierna a Formello è stato presentato il 15esimo ritiro ad Auronzo di Cadore da parte della Lazio. Un connubio record che proseguirà anche per un ulteriore anno come annunciato proprio in conferenza, perciò almeno fino al 2023. Nonostante l’idea di cominciare prima, Sarri alla fine dovrà accontentarsi del 6 luglio come giorno zero, con ritorno il 22. Manca l’ufficialità, ma il periodo sarà questo. Presenti nella sala stampa del centro sportivo il sindaco e il vicesindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher ed Enrico Zandegiacomo, il numero uno di Media Sport Event, Gianni Lacchè, il responsabile marketing della Lazio, Marco Canigiani e il presidente Lotito.

Lazio, Lotito: «Valutazione stagione? Abbiamo qualche rammarico, mail risultato è buono»

Il patron biancoceleste si è detto entusiasta di questa collaborazione che prosegue negli anni: «Un traguardo importante, si è creata un'unione indissolubile tra il comune di Auronzo e il club, e ogni volta che torniamo veniamo travolti da un grande affetto».

Un presidente inizialmente sereno che ha anche commentato il termine dell’anno calcistico corrente: «Finisce domani, vediamo quale sarà il posizionamento definitivo. Abbiamo qualche rammarico, la squadra era attrezzata per poter fare molto bene, i cambiamenti portano assestamenti, che hanno portato momenti che non ci hanno fatto raggiungere risultati sperati, nell'economia generale abbiamo raggiunto un posizionamento tale che non ci fa rimpiangere eccessivamente le aspettative».

Lo sfogo del presidente: «Non siamo secondi a nessuno. Sarò qui fino a quando vorrà nostro Signore»

Così Lotito che però, pian piano, comincia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «Se la stampa continua a descriverci come una realtà subordinata ad altre realtà, sbaglia. Il fatto che la Lazio abbia raggiunto 15-16 anni di presenze sul territorio, vuol dire che siamo apprezzati. La comunicazione dovrebbe sottolinearlo, invece passa tutto in secondo ordine. Quello che gli altri raggiungono diventa un nostro demerito. Noi non siamo secondi a nessuno sotto nessun punto di vista, soprattutto nella voglia di raggiungere il massimo». E ancora: «Sono 19 anni che sono il presidente, altre società hanno avuto avvicendamenti. Quando sono arrivato non c'era nulla, c'erano le panche di legno, oggi vedete cosa c'è. Significa che abbiamo lavorato con dedizioni e sforzi, sacrificando la propria vita personale, impegnando risorse. Tutto però passa in secondo piano. Sono disgustato da chi rappresenta la comunicazione, ma purtroppo per voi sarò qui finché me lo permetterà Nostro Signore, poi spero di farmi sostituire da mio figlio».

Lotito: «Questa è una società protagonista e voglio che emerga la verità»

Una pesante critica a come viene dipinta la Lazio che continua così: «Se avete interesse a rappresentate la realtà, facciamo tante iniziative che sono passate sotto silenzio. Che qualcuno dimentica. Solo chiacchiere. Parliamo di fatti, noi siamo qui da 15 anni con un'amministrazione, non ci sono state mai contrapposizioni. Il nostro atteggiamento è di creare, qui invece si cerca di distruggere. Qualcuno rimane colpito se le cose non vanno bene. C'è sempre la critica. Il giudizio deve essere obiettivo, non di parte e per interessi personali. Chi critica prima aveva la mano tesa per avere una collaborazione con la Lazio, l'80% delle persone è così». E infine: «In Lega la Lazio è considerata perché ha una visione strategica. Nella vita ci sono spettatori, comparse e protagonisti. Questa società è protagonista e voglio che emerga la verità».

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