Lotito ha conquistato Roma e ritrovato la stima dei tifosi biancocelesti

Lotito ha conquistato Roma e ritrovato la stima dei tifosi biancocelesti
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 17 Maggio 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 09:55
C’è chi lo sussurra e chi lo dice a voce piena: «Beati i laziali che c’hanno Lotito». A Roma Claudio s’è risvegliato imperatore. Incensato dai romanisti e dai tifosi biancocelesti. Il quindicesimo anno della sua presidenza coincide con lo stravolgimento dei giudizi. Eclettico, espansivo (magari anche troppo alle volte), preparato su ogni minima cosa e sempre al centro di ogni situazione. Dalla Lazio alla Federcalcio non c’è assemblea in cui non sia presente. Ma questo ai tifosi importa il giusto. Ai tifosi interessano le vittorie. E lui a Roma, nell’ultimo decennio, è stato l’unico a farlo. Cinque trofei in quindici anni. Praticamente uno ogni tre anni. Due Supercoppe (2009 e 2017) e tre Coppe Italia (2009, 2013 e 2019). E con la vittoria di ieri c’è anche il sorpasso in bacheca 15 contro 14. Non è un caso che il giorno dopo entrando in Via Allegri per il Consiglio della Figc abbia un enorme sorriso stampato in faccia. 

RIVINCITA
Ha vinto. No, non la partita di mercoledì ma molto di più. E’ riuscito a ribaltare il giudizio facendosi apprezzare dai laziali e adesso anche dai romanisti che addirittura lo invidiano. Eh già perché il confronto con la presidente americana della Roma è impietoso. Nessun trofeo vinto e ora anche la bandiera Daniele De Rossi strappata. In casa Lazio la goduria è alle stelle. Le critiche e i musi lunghi hanno lasciato posto ai sorrisi. Lotito piace. Piace perché vince e lo fa investendo poco ma bene. Normale che non sia tutto rose e fiori. Da migliore c’è ancora molto. Il numero uno biancoceleste è uno che vuole arrivarci alla sua maniera. Accetta i consigli, ascolta tutto ma poi fa come dice lui. Finora ha avuto ragione. Questo non significa che sia incriticabile. Scelte sbagliate ne ha fatte anche lui e lo sa benissimo. Ha ammesso qualche errore ma solo ai suoi fedelissimi. I tifosi agognano la Champions. Ed è per questo che spesso criticano e perdono d’occhio quello che anno già. La paura che serpeggia è che Lotito non voglia crescere. Nella notte di Coppa Italia però il numero uno biancoceleste ha rimarcato urbi et orbi che vuole fare il salto di qualità: «Manca una presenza stabile nell’olimpo del calcio internazionale. Ma la certezza della competizione europea (Europa League) ci permette di pensare a un progetto di più ampio respiro internazionale». Ipse dixit.
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