Lazio, Cancellieri: «L'etichetta da vice Immobile non mi spaventa. Qui per imparare tanto»

Lazio, Cancellieri: «L'etichetta da vice Immobile non mi spaventa. Qui per imparare tanto»
di Valerio Marcangeli
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Martedì 2 Agosto 2022, 16:42

Non solo Casale. Nel pomeriggio odierno è toccato anche a Matteo Cancellieri presentarsi come nuovo calciatore della Lazio. Il secondo acquisto dell’estate biancoceleste si è dimostrato pronto per questo salto importante e senza timore per l’etichetta di vice Immobile: «Non mi pesa». A introdurlo ci ha pensato il ds Tare: «Sono molto contento di presentare Matteo, anche per il fatto che è un giocatore che abbiamo seguito per parecchi anni. È un colpo che la società ha fatto pensando al futuro, un calciatore con caratteristiche importanti che col lavoro del nostro tecnico possono coronarsi in un profilo di grande prospettiva sia per la Lazio che per la Nazionale. Non dobbiamo alzare troppo le aspettative vista anche la giovane età. Tutto l’ambiente dovrà essere bravo a dargli il tempo di crescere e di aiutarlo nei momenti di difficoltà che sicuramente ci saranno. Mi auguro che lui confermerà sul campo le nostre aspettative. Benvenuto».

Che sensazioni stai vivendo?

«Io devo dire che tornare a casa è stato uno stimolo in più per poter dimostrare il mio valore in una squadra come questa in base a quanto già fatto nel mio piccolo a Verona. Spero di potermi ripetere con questa maglia e fare del mio meglio».

Su Daniel Guerini…

«Non so se si sia trattato di destino, ma stare qui e indossare questa maglia ogni giorno mi ricorda lui. Conosco lui e la sua famiglia da quando avevo dieci anni e stando qui vorrò far bene anche per lui».

Sul nuovo ruolo…

«Imparare un altro ruolo una squadra così forte non mi fa paura.

Davanti ho un giocatore come Immobile al quale posso solo ispirarmi. Questa è una possibilità importante, sono qui soprattutto per imparare nuove cose, anche se questo ruolo non è molto diverso da ciò che già facevo prima, nonostante qualche richiesta».

Sempre sul ruolo e su Ilic...

«Da esterno si tende a trovare sempre il gol, ma è molto diverso dalla punta centrale, ruolo che va imparato rubando con l’occhio a chi hai davanti, tipo Ciro. Il rapporto col gol è più diretto. Ilic? Lo vedo giocare da un anno e mezzo e secondo me è un giocatore di grande talento, lo vedo molto forte».

Ti pesa l'etichetta di vice Immobile? E in cosa lo stai osservando maggiormente?

«Devo dire tutto. Vedere come si muove lui è un ruolo a parte, è un'altra cosa. Siccome potrei essere chiamato in causa in quel ruolo, come avvenuto anche in allenamento e in ritiro, ma questo non mi spaventa, posso imparare e avrò bisogno di tempo».

Cosa rappresenterà per te il derby?

«Io ho fatto i miei primi anni alla Roma e non ha niente a che vedere con ciò che sto vivendo adesso. Sicuramente il derby è una partita a sé, la sentirò come tutti, ovviamente da giocatore della Lazio».

Su tutto il reparto offensivo…

«Sono giocatori diversi, anche nel ruolo, ma che hanno già dimostrato tanto in Serie A, perciò mi possono solo aiutare nella crescita. Mi sento di prendere spunto da tutti quanti, che sia da esterno o da punta».

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