Cuccureddu gioca Juve-Cagliari: «Pirlo ha l'ambiente dalla sua, deve solo vincere. Di Francesco lasciatelo lavorare»

Cuccureddu gioca Juve-Cagliari: «Pirlo ha l'ambiente dalla sua, deve solo vincere. Di Francesco lasciatelo lavorare»
di Emilio Buttaro
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Giovedì 19 Novembre 2020, 23:05

Bandiera della Juventus ma anche sardo doc. In bianconero ha vinto scudetti e coppe rimanendo sempre legato alla sua terra. Per Antonello Cuccureddu quella di sabato sera tra Juventus e Cagliari sarà una partita speciale.

Da autentica leggenda bianconera qual è stata la sua giornata indimenticabile con quella maglia?

“Sicuramente il mio esordio proprio contro il Cagliari. A tre minuti dalla fine perdevamo 1-0 poi feci gol. Debuttare a vent’anni con la Juve, da sempre la squadra del cuore addirittura con la maglia numero 10 e andare pure in rete è stato il massimo. Una partita indimenticabile anche quella del mio gol-scudetto nel ’73 quando all’ultima giornata vincemmo in casa della Roma. Segnai il 2-1, un ricordo bellissimo”.

Sabato Juve Cagliari sarà anche CR7 contro Godin proprio come ai tempi del derby tra Real e Atletico…

“Si conoscono bene. Sicuramente stare attenti a Ronaldo non è facile perché un giocatore che non ha punti deboli. Sa sempre smarcarsi, quindi o lo segui a uomo o fai fatica. Godin lo apprezzo come difensore, è un bel giocatorino che CR7 ha imparato a conoscere”.

Pirlo allenatore della Juve è stata una scelta azzardata?

“Secondo me ci può stare. Lo conoscono molto bene per il suo passato di grande giocatore, adesso deve dimostrare di essere bravo anche da allenatore. Dipende molto da lui perché ha un’ottima squadra, il lavoro lo sa fare. In campo poi ha anche dei senatori come Bonucci e Chiellini che hanno giocato con lui, diciamo che l'ambiente è il suo, ora deve solo vincere”.

I bianconeri rimangono favoriti per lo scudetto?

“Sicuramente anche se quest’anno la corsa per il titolo sembra più interessante. C’è l’Inter che non mi dispiace affatto, il Milan poi fa molto bene mentre la Lazio sta un po’ perdendo colpi pur rimanendo una grande squadra. Si può inserire l’Atalanta così come il Napoli ed anche la Roma.

Ritengo comunque che la Juve abbia qualcosa in più”.

Le piace il nuovo Cagliari con Di Francesco in panchina?

Era partito un po’ zoppicando poi la squadra si è ripresa bene. Di solito gli allenatori sono tutti preparati e credo che gli italiani siano i migliori. Di Francesco è un ottimo tecnico ma bisogna lasciarlo lavorare senza fretta”.

Il Cagliari può puntare all’Europa League?

“L’obiettivo è stare nella parte sinistra della classifica e poi te la giochi. Sinceramente spero possa centrare buoni risultati. Anche se sono juventino nato, il Cagliari fa parte della mia cultura, della mia regione e sono affezionato”.

La Fiorentina è stata l’altra sua squadra. Prandelli potrà aprire un nuovo ciclo in viola?

“Glielo auguro, anche perché è stato un mio compagno di squadra e abbiamo fatto degli anni bellissimi alla Juve. Per lui si tratta di un grande ritorno, conosce la piazza ed è molto apprezzato”.  

Lei è stato anche il primo sardo a vestire la maglia azzurra. Con questa Nazionale possiamo davvero sognare?

“Speriamo, anche perché è da un po’ che non riusciamo a farlo e nella vita si vive anche per quello. Diamo tempo a Mancini ed al suo gruppo fatto di giocatori giovani e interessanti ma anche di alcuni importanti senatori. Noi sportivi abbiamo bisogno della nostra Nazionale e Roberto sta lavorando molto bene. La sua è una squadra che diverte, gioca, fa gol e per il prossimo Europeo dovrà puntare a qualcosa di importante”.

E Cuccureddu tornerà a sedersi in panchina?

“C’è stata la possibilità, io poi qui ad Alghero ho aperto un centro sportivo, una scuola calcio. Stare coi giovani mi diverte, ci sono meno pressioni. Diciamo che la voglia, quella sì c’è sempre…”

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