De Zerbi va in Ucraina, saluta Sassuolo: "Battiamo la Lazio". La famiglia Squinzi colleziona eventi

De Zerbi va in Ucraina, saluta Sassuolo: "Battiamo la Lazio". La famiglia Squinzi colleziona eventi
di Vanni Zagnoli
3 Minuti di Lettura
Sabato 22 Maggio 2021, 22:27

Roberto De Zerbi è al passo d’addio, con il Sassuolo, andrà in Champions, con lo Shakhtar Donetsk, a caccia del triplete in Ucraina e magari di un quarto di finale nella coppa più importante. Nel frattempo, spero nel miracolo, ovvero che lo Spezia, senza obiettivi, batta la Roma, mentre il Sassuolo superi la Lazio. Difficile. Impossibile che i neroverdi rifilino quattro o ancora meglio con 5 gol di scarto.

"Speriamo ancora di arrivare settimi - racconta il tecnico bresciano -, il bilancio di questi tre anni è positivo. Con lo staff, siamo grati alla gente di Sassuolo, spiace non averla sentita vicina nell'ultimo anno e mezzo”.

Nel 2017, l’ad Giovanni Carnevali parlava di crescita, a prescindere dai risultati. Scelse Bucchi, non andò, prese Iachini, così e così, mentre De Zerbi ha valorizzato tanto e tutto.

"Il Sassuolo si è evoluto anno dopo anno, oggi sa giocare a prescindere dallo schema scelto. Giocarsi la partita a viso aperto contro chiunque, mantenendo l’umiltà, va nei campi caldi con la voglia di sporcarsi per raggiungere il risultato”.

La Lazio, dunque, Simone Inzaghi è un altro tecnico che cerca il gioco, rispetto al contenimento.

"Vogliamo vincere, sono sicuro che faremo una grande partita contro una squadra organizzata, forte e fisica. Non ci aspettiamo regali da parte di nessuno, vogliamo vincere la partita per meriti nostri. Siamo in corsa per l'Europa League, vogliamo raggiungere i 62 punti, sarebbero il record per la società”.

E’ stata la settimana del Sassuolo, che ha organizzato la finale di coppa Italia, a Reggio, con la super regia di Mastergroup, l’azienda di marketing dell’ad Giovanni Carnevali, e anche di Raspadori, ispiratore di Generazione S, ovvero le giovanili nell’orbita neroverde.

“Proprio Giacomo è da valutare, per un affatticamento - riflette De Zerbi -, non voglio rischiare.

Nulla di grave, ma non mi sembra il caso di forzare la mano”. 

Anche perchè Raspadori ha speranze di essere il 26° azzurro per gli Europei, a sorpresa.

“Ho visto bene Djuricic e Caputo, Magnanelli invece non ce la fa. Mi spiace che Ciccio non sia stato convocato per gli Europei, spero rientri per i mondiali”.

E’ dura, perchè ha già 34 anni, era il suo anno, esclusa la pubalgia.

Roberto De Zerbi lascerà probabilmente con tre ottime stagioni, dopo Eusebio Di Francesco è il più grande allenatore nella storia neroverde. L’orgoglio della famiglia Squinzi, oggi di Veronica e di Marco, ieri di Giorgio e della signora Spazzoli. Il Sassuolo rincorrerà l’Europa, anche senza Dez. Il Sassuolo ha mentalità continentale, Reggio è il fulcro degli eventi, da anni. Primavera, calcio femminile, nazionali giovanili. Il progetto è diffuso, nella ricchissima Emilia Romagna, che però resta con due squadre (l’altra è il Bologna), in serie A, a dispetto del nordest che riprende quota. E’ tutto ok, con Mapei, è molto più di uno spot televisivo. Con tutti gli eventi possibili e immaginabili sponsorizzati, anche alla Regione e ai grandi marchi di Mastergroup.

© RIPRODUZIONE RISERVATA