Lotito: «Il calcio ha valore economico e sociale, ripartire non è la sfida solo della Lazio»

Lotito: «Il calcio ha valore economico e sociale, ripartire non è la sfida solo della Lazio»
di Valerio Cassetta
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Venerdì 24 Aprile 2020, 20:54 - Ultimo aggiornamento: 21:19
«Qui non si tratta di una mia battaglia - afferma Lotito al Tgr Lazio-, si tratta di essere consapevoli di quali sono i rischi reali e di essere a conoscenza della situazione. Molti parlano senza avere cognizione di causa - ricorda il numero uno laziale -, non conoscono la situazione reale. Il calcio, in Italia, è una grande industria, garantisce 1 miliardo e duecento milioni di gettito all’erario». Una questione economica, oltre che sportiva: «Se saltasse il meccanismo, immaginate solo la mutualità che il calcio riverbera anche negli altri sport». Del resto, Lotito spiega che «il Coni ha 460 milioni di finanziamento e il calcio produce oltre 1,2, 1,3 miliardi di ricavi. Questo dimostra la dimensione, l’importanza che deve essere data in termini di attenzione, di sensibilità e di rispetto per coloro che oggi rappresentano una delle prime industrie italiane».

RIPRESA CAMPIONATO
Per quanto riguarda la ripresa del campionato, il patron biancoceleste non ha dubbi: «Non vorrei entrare in questi termini, l’argomento in questo momento è in discussionea livello governativo e istituzionale-sportivo, non vorrei esprimere pareri che potrebbero orientare in modo sbagliato l’opinione pubblica - chiarisce al TgR Lazio . Il calcio ha una grandissima valenza sociale e la nostra storia, la storia dei romani, è fatta di “panem et circenses”, è un motivo per riflettere sulle scelte da fare». Insomma, bisognerà attendere ancora un po’. Intanto, la società biancoceleste cerca di attrezzarsi: «La Lazio ha rispettato in modo pedissequo il ruolo del governo. Mi duole dire che nel momento in cui eravamo in una condiziona particolare, fisica, mentale e di gruppo, siamo stati interrotti - ammette il presidente -. Ciò, purtroppo, ci ha portato ad un decadimento di carattere fisico, atletico e chiamiamolo anche di concentrazione». L’augurio è che «che i giocatori siano consapevoli di essere un grande gruppo e una grande squadra e che, laddove si dovesse ripartire, penso sia indispensabile farlo, ritrovino la stessa situazione di unione, determinazione e volontà per raggiungere determinati obiettivi». L’importante sarà riprendere la strada interrotta.

SOLIDARIETA'
In prima linea per sociale, aspettando novità sulla ripresa del campionato. La Lazio e il suo presidente Claudio Lotito scendono in campo in favore della Sospe, l’onlus di suor Paola, storica tifosa laziale, che da anni sostiene famiglie bisognose e ragazze madri: So.Spe.: «Siamo sempre stati vicini all So.Spe. di suor Paola, al di là del fatto che è laziale è una persona eccezionale - dichiara Lotito -. Lei è sempre vicina alle persone meno abbienti. Ho ritenuto doveroso affiancarla, fare di tuttoe di più per portare un sorriso alle persone più provate in questo momento». Il club, attraverso donazioni e altre opere (tra cui la praparazione di dolci da parte dei giocatori), ha partecipato alla distribuzione dei beni di prima necessità che la Sospe avvia ogni venerdì. «Chi lavorava alla giornata ha avuto maggiori problemi, che si sono riverberati sulla famiglia e sulla mancanza di beni essenziali alimentari - spiega Lotito -. E’ stata un’iniziativa lodevole, dimostra senso di umanità e di forte spirito di solidarietà».
 
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