Francesco Arca, dal cinema alla tv con Pequenos Gigantes: «Con mia figlia sono un padre all’antica»

Francesco Arca, dal cinema alla tv con Pequenos Gigantes: «Con mia figlia sono un padre all’antica»
di Nicole Cavazzuti
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Martedì 23 Febbraio 2016, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 17:13

Francesco Arca è tornato in tv negli inediti panni di giudice di Pequeños Gigantes, il nuovo talent show di Canale 5 condotto da Belen Rodriguez con protagonisti i bambini pequeñitos (4-6 anni) e pequeños (7-12 anni), suddivisi in cinque squadre capitanate da Stefano De Martino (Gli incredibili), Rudy Zerbi (I piccoli guerrieri), Kledi Kadiu (I Supereroi), Attilio Fontana (I Fantastici 4) e Maurizio Zamboni (I Ribelli).

Seduti con lui in giuria, ci sono Claudio Amendola e Megan Montaner. Lo incontriamo in occasione della serata di beneficenza “Never Give Up Charity Gala”, organizzata da Silvia Slitti Luxury Events, a favore di “Never Give Up”, onlus per la prevenzione e il trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, durante il quale sono stati raccolti oltre 70 mila euro.
 


La tua compagna di giuria Megan Montaner ha conquistato la popolarità in Italia grazie alla soap Il Segreto. Tu reciteresti in una telenovela?
«Non mi piace esprimere giudizi! Nonostante abbia 36 anni e una figlia di 5 mesi, dal punto di vista attoriale mi sento ancora all’inizio. Il punto più alto della mia carriera l’ho toccato con il film di Ferzan Özpetek Allacciate le cinture. Oggi continuo a lavorare sulle serie italiane. La verità? Se oggi mi chiamassero da Madrid, risponderei che per il momento sono felice di lavorare in Italia».

Progetti per il futuro?
«Lavoro a uno spettacolo teatrale, sono nel cast della fiction Il Bello delle Donne e incrocio le dite perché vada in porto un altro progetto televisivo di cui non posso ancora anticipare nulla». 

Il primo settembre 2015 è nata Maria Sole, la tua primogenita. Come è cambiata la vita da quando sei diventato papà?
«Intanto, dormo molto meno! E poi, sento la responsabilità di non lavorare solo per me stesso, ma per il mio nucleo famigliare».

La tua paura più grande come padre?
«Non essere in grado di garantire un futuro a mia figlia. Ho una visione all’antica della famiglia: per me, il padre deve occuparsi del sostentamento di compagna e figli».

Tu faresti partecipare Maria Sole a un talent come Pequeños Gigantes?
«Decisamente sì. I bambini sono monitorati, coccolati e aiutati prima e dopo la trasmissione. Senza scordare che il programma offre una borsa di studio fino alla laurea. Un’opportunità da non sprecare».

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