Il direttore Giorgio Ferrara: «Dopo 13 anni, saluto il Festival di Spoleto: una splendida avventura»

Il direttore artistico del Festival di Spoleto Giorgio Ferrara
di Simona Antonucci
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Sabato 29 Agosto 2020, 18:10

«Si chiude domani sera il ciclo durato 13 anni della mia direzione del Festival di Spoleto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, merito prima di tutto della mia straordinaria squadra di collaboratori, delle maestranze, dei tantissimi artisti nazionali e internazionali, del pubblico sempre in crescita, dei sostenitori pubblici e privati, che mi hanno accompagnato in questi anni».

2MONDI
Il direttore artistico Giorgio Ferrara, saluta i 2Mondi e il suo pubblico: «Per quanto riguarda me ho l’orgoglio di aver iniziato questa splendida avventura in un momento di grave declino della manifestazione e di essere riuscito con l’aiuto di tutti a riportarla in vita.  Con questo spirito passo il testimone alla signora Monique Veaute certo che dirigerà questo festival come nelle sue migliori tradizioni e spero con doti di esperienza e di resistenza. In bocca al lupo a lei e, aggiungo, a tutti noi alle soglie di un autunno che potrebbe non essere facile».

ORCHESTRA CHERUBINI
Con i saluti di Ferrara, il Festival si avvia alla chiusura e all'evento finale di domani sera a Piazza Duomo dove 
Riccardo Muti dirigerà il concerto straordinario per il Festival dei Due Mondi, con la partecipazione del soprano Rosa Feola. In programma Cimarosa (Ouverture da Il matrimonio segreto),  Mozart (Aria Donna Anna “Crudele!...Non mi dir, bell’idol mio” da Don Giovanni),  Bellini (Recitativo e Romanza Giulietta “Eccomi in lieta vesta…Oh! Quante volte, oh quante” da I Capuleti e i Montecchi),  Verdi (Aria Desdemona “Ave Maria” da Otello),  Schubert (Sinfonia in si minore n. 8 D759 Incompiuta), Mercadante (Sinfonia Spagnola da I due Figaro).   Fondata nel 2004 l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini è formata da giovani musicisti, provenienti da tutte le regioni italiane, selezionati da commissioni internazionali presiedute dal Maestro.

Al termine del concerto, verrà consegnato a Elena Pagliarini, l’infermiera eroina, il Premio della Fondazione Carla Fendi.

Dopo un debutto all’insegna del Mito, declinato in diverse sfumature nei tre spettacoli di Pizzi (che ha firmato la regia dell’Orfeo), Dante (con I Messaggeri, tratto da Euripide e Sofocle) e Colasanti (che ha composto le musiche di Arianna, Fedra, Didone, da Ovidio), il Festival di Spoleto accende le luci sugli ultimi eventi. 

Stasera, al Teatro Romano, Luca Zingaretti legge La Sirena dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ambientato nella fredda Torino ma dal quale emerge con vigore la calda Sicilia. La drammaturgia è di Luca Zingaretti, le musiche di Germano Mazzocchetti. 

Un attore che propone la sua visione di un classico, poche ore dopo l’omaggio di Monica Bellucci, giovedì 27 al Teatro Romano, a un personaggio leggendario come Maria Callas. L’attrice per la prima volta, dal vivo, su un palco italiano, vestita con gli abiti della più grande voce del XX Secolo, ha interpretato Maria Callas Lettere e Memorie. Applausi ieri, in piazza Duomo, anche per il quarto titolo mitologico: “Le Creature di Prometeo-Le Creature di Capucci”, con musica di Beethoven e 15 costumi dello stilista.

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