Accademia di Santa Cecilia, il programma della stagione: dalle musiche di Respighi alla videoarte di Yuri Ancarani

Per la stagione 23/24 della Fondazione romana, 28 produzioni sinfoniche, 18 da camera, due tour europei, la residenza al Festival di Pasqua di Salisburgo, due orchestre ospiti, Utopia diretta da Teodor Currentzis, che debutta a Roma, e la Hong Kong Philharmonic. E la nascita di una banda

Il maestro Iván Fischer che dirigerà l'inaugurazione della nuova stagione di Santa Cecilia
di Simona Antonucci
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Venerdì 12 Maggio 2023, 20:19 - Ultimo aggiornamento: 20:46

Una Roma inedita, misteriosa e ipnotica, lontana dagli stereotipi da cartolina sarà la protagonista dell’inaugurazione della prossima stagione di Santa Cecilia: diva di un film composto da diversi quadri, accostati alle musiche di Respighi. Con la bacchetta di Iván Fischer e la videoarte di Yuri Ancarani prenderà il via il cartellone 2023/2024, intitolato “Un viaggio al centro della musica”: dal Barocco alle composizioni di oggi, con le più grandi bacchette e i solisti più acclamati, come Sir Antonio Pappano, Jakub Hrůša, Daniele Gatti, Daniil Trifonov, Maurizio Pollini, Martha Argerich, Teodor Currentzis, Igor Levit, Evgeny Kissin, Víkingur Ólafsson, Lang Lang, Lahav Shani, Elīna Garanča, Ildar Adbrazakov, Patricia Kopatchinskaja. E, a sorpresa, la nascita di Banda Cecilia, «nuova iniziativa rivolta ad amatori e appassionati di ogni età», spiega il sovrintendente Michele dall’Ongaro, «per coniugare la nobile tradizione della banda con gli stimoli di oggi. Banda Cecilia si cimenterà con tutti i generi musicali, con un organico che possa comprendere tutte le età e varie competenze». La direzione è affidata a Marco Tiso. 

 

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TEODOR CURRENTZIS

In attesa del nuovo direttore musicale Daniel Harding, che nell’ottobre del 2024 subentrerà a Pappano, un cartellone con ventotto produzioni sinfoniche, diciotto da camera, due tour europei, la residenza al Festival di Pasqua di Salisburgo dal 23 marzo al primo aprile 2024 (prima istituzione italiana a essere protagonista assoluta del Festival), due orchestre ospiti, Utopia diretta da Teodor Currentzis, che debutta a Roma, e la Hong Kong Philharmonic con Jaap van Zweden sul podio.

E musiche che vanno da Vivaldi, Händel, Beethoven, Smetana, Čajkovskij (nel 150° anniversario della nascita del compositore), Bruckner (per i duecento anni dalla nascita, nel 2024) e Verdi, a Mahler, Sibelius, Šostakovič, Rachmaninoff e Ligeti (1923-2006, per il centenario della nascita). E ancora: un ciclo di conferenze a cura di Dall’Ongaro per ricordare Puccini (1858-1924) nei cento anni dalla morte.

L’INAUGURAZIONE

Il concerto di apertura, assoluto omaggio a Roma, è affidato all’ungherese Fischer che dopo 17 anni torna a dirigere l’Orchestra di Santa Cecilia il 12, 13 e 14 ottobre nei tre poemi sinfonici di Respighi (Fontane e Pini di Roma, scritti proprio per l’orchestra ceciliana, e Feste romane). Per l’occasione, l’artista visivo Yuri Ancarani accosterà alla narrazione musicale quella visiva. Le opere di Respighi saranno inframmezzate da due composizioni di Liszt, anch’esse dedicate a Roma (O Roma Nobilis e Dall’Alma Roma) che vedono protagonista il Coro dell’Accademia e il debutto del nuovo maestro del coro Andrea Secchi.

BRIDGING EUROPE FESTIVAL

Il concerto di inaugurazione - in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma - rientra nel Bridging Europe Festival 2023, una kermesse ideata nel 2013 da Fischer che vede ogni anno la collaborazione della Budapest Festival Orchestra con un’altra istituzione europea. Quest’anno, il ponte musicale è tra Roma e Budapest e si inaugura il 27 settembre nella capitale ungherese con l’Orchestra dell’Accademia diretta da Fischer (“Trilogia romana” di Respighi). Seguiranno i concerti di inaugurazione della stagione ceciliana, un concerto della BFO (15 ottobre, Iván Fischer) che ha in programma anche il Mandarino meraviglioso del compositore ungherese Béla Bartók eseguito con le coreografie della Eva Duda Dance Company e un concerto da camera con i solisti dell’orchestra ungherese (16 ottobre).

JAKUB HRŮŠA

Saranno tre gli appuntamenti sinfonici con il Direttore Ospite Principale Jakub Hrůša: il primo ha in programma musiche del suo paese d’origine, tra cui una rarità, La sposa dello spettro di Dvořák; il secondo concerto prevede tre brani dedicati all’Italia: Il carnevale romano e Aroldo in Italia di Berlioz (solista il fuoriclasse della viola Pinchas Zukerman, al suo debutto con l’Orchestra), e Gli affreschi di Piero della Francesca, poema sinfonico di Martinů. Per il terzo e ultimo appuntamento in stagione, il direttore cèco sarà insieme a un gigante del pianoforte, Daniil Trifonov, che eseguirà il Concerto per pianoforte del compositore contemporaneo statunitense Mason Bates, dedicato allo stesso pianista. Lo stesso programma verrà replicato in occasione del tour europeo di maggio.

PAPPANO

Non potevano mancare gli appuntamenti con il Direttore Emerito, Antonio Pappano, che tornerà sul podio dell’Orchestra due volte: a novembre, quando dirigerà l’Orchestra con Igor Levit al pianoforte (Beethoven, Concerto per pianoforte n. 3) per poi replicare lo stesso programma anche in tour, e a febbraio con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi e un cast straordinario composto, tra gli altri, dalla star Elīna Garanča al suo debutto ceciliano e dal basso Ildar Abdrazakov.

I MILLENNIAL

Insieme con i grandi nomi, diversi i debutti da segnalare: quello del giovane finlandese Santtu-Matias Rouvali (Direttore principale della Philharmonia Orchestra di Londra e della Gothenburg Symphony) e del violinista serbo Nemanja Radulovic. Un giovanissimo Tarmo Peltokoski (nato a Helsinki nel 2000), che ha già diretto solisti del calibro di Yuja Wang, Asmik Grigorian, salirà sul podio con Alexandre Tharaud al pianoforte. Altro talento “millennial” quello di Maria Dueñas che si cimenterà nel Concerto per violino di Čajkovskij diretto da Stanislav Kochanovsky. E ancora, quello del direttore israeliano Lahav Shani che concluderà la stagione di concerti con un programma dedicato a Beethoven con Martha Argerich.

NATALE E CAPODANNO

Il concerto di Natale 2023 sarà affidato alla bacchetta dello statunitense John Nelson che torna dopo 29 anni di assenza per dirigere Il Messia di Händel mentre il nuovo anno si apre con un grande classico, la proiezione del pluripremiato film di Miloš Forman “Amadeus” con l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia diretti da Ludwig Wicki che ne eseguiranno dal vivo la colonna sonora. Spazio alla musica di oggi con le musiche di Tan Dun che presenterà in prima italiana Buddha Passion; il Concerto per violino “Corpo elettrico” di Luca Francesconi.

LA MUSICA DA CAMERA

Anche la Stagione da Camera propone nuovi debutti e il ritorno di acclamati solisti. Si parte il 27 ottobre con il pianista coreano Seong-Jin Cho, vincitore nel 2015 del Concorso Chopin di Varsavia, che eseguirà brani di Haydn, Ravel, Liszt e Mozart. Atteso ritorno per la nuova star del pianismo internazionale Víkingur Ólafsson, definito dal “New York Times” il “Glenn Gould islandese”, che eseguirà le Variazioni Goldberg di Bach. E poi ancora altri grandi pianisti come Arcadi Volodos, Evgeny Kissin, Lang Lang, Grigory Sokolov, Alexandre Kantorow e Maurizio Pollini. Chiude la stagione il concerto affidato al Coro di Santa Cecilia, diretto da Andrea Secchi: in programma i Quattro canti op. 17 di Brahms, le Canzoni da caccia op. 137 di Schumann e From the Bavarian Highlands di Elgar.

GIOVANI UNDER 35

Molte le novità destinate ai giovani under 35: oltre alla Formula Y, che consente di abbonarsi in platea a 280 euro (turno del venerdì), è possibile acquistare un carnet di 10 tagliandi al costo di 120 euro, utilizzabile per tutti i concerti in abbonamento. E, inoltre, tutti gli abbonati che ne presentano uno nuovo avranno una riduzione del 10% sul proprio abbonamento.

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