Un capolavoro arrivato, prestito eccezionale, dall’Hermitage. Eccolo esposto all’ammirazione di un nugolo di amici importanti accolti da Alda Fendi che ha creato la Fondazione Esperimenti legata al proprio nome e ha voluto questo luogo di arte e magica architettura. Con lei a fare gli onori di casa le figlie Giovanna e Alessia e le nipoti Veronica e Angelica. E naturalmente Raffaele Curi, deus ex machina di eventi straordinari. Tocca a lui dire: «Godiamoci per una notte El Greco, dimentichiamo le sofferenze. Come succede ai grandi artisti il pittore soffrì immensamente per non essere compreso, era 300 anni avanti. Il primo pittore astratto.
Precedendo Picasso e forse perfino Bacon». Il nuovo ristorante, che si chiama “Entr’acte”, sarà aperto solo da martedì e ora vede la presenza di Anna Coliva, Vittorio Storaro, Vittorio Sgarbi, Marisela Federici, Pia Ruspoli, Christiana Ravizza, il Direttore della sezione Occidente dell’Hermitage Sergey Androsov, il curatore della mostra Savvateev Svyatosia, Fausto e Lella Bertinotti, Dino Trappetti, Fulvio Abbate, Lorenzo Zichichi e Alice Lam, più una delegazione del museo russo. Sulla terrazza scene di sirtaki e Zorba il Greco.
Nel menù: risotto ai funghi, filetto alla Wellington, come dolce l’ile flottante.
Oggi gli ospiti alla inaugurazione saranno settecento, figurano nella lista il Soprintendente Daniela Porro, Gianni e Maddalena Letta, Pepi Marchetti Franchi, Barbara Jatta, il premio Oscar Gianni Quaranta. Istituzioni, cultura, cinema, aristocrazia. Saranno accolti dai Canti ortodossi del Monte Athos. Gusteranno tra l’altro: brodo ristretto con una punta di Porto per “riscaldare la Grande Caterina di Russia”. Commenta spiritosamente quel geniaccio di Curi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA