A Villa Wolkonsky cornamuse e duemila invitati per la festa della regina Elisabetta

Jill Morris apre la festa per la regina
di di Paola Pisa
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Venerdì 14 Giugno 2019, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 10:07

Duemila invitati al favoloso e “unico vero Garden party romano” per la Festa della Regina. Il parco e i saloni di Villa Wolkonsky sono animati da statue romane in versione pop, da angoli dedicati a poeti inglesi, da una “mirror room” caleidoscopica che proietta immagini del Regno Unito. L’evento è all’insegna di “Affinché Brexit non ci separi”. A ricevere, in occasione degli auguri a Elisabetta II, amatissima sovrana, e ad accogliere nella sua residenza, ministri, personalità del mondo politico, istituzionale, imprenditoriale, culturale, diplomatico, è l’ambasciatore di Gran Bretagna Jill Morris. Tra pini, squarci di mura antiche, ecco due icone londinesi: il classico bus rosso a due piani e un black taxi. Non mancano il suono delle cornamuse con la Royal Welsh Band, l’artista Lello Esposito e il suo “Sole Reale” dedicato a sua Maestà.
 

 


Siamo a uno dei più animati, divertenti ricevimenti dell’estate. Super elegante in un abito rosso lungo, la Capo Missione, una carica di entusiasmo contagioso. Saluta il ministro dell’Interno Matteo Salvini, arrivato con Francesca Verdini, bersagliato dai flash. Ci sono Mara Carfagna, Pier Ferdinando Casini, gli ambasciatori Umberto Vattani e Francesco Fulci. Jill Morris: «Ecco una versione ”rivisitata” del Queen’s Birthday Party romano. La Gran Bretagna resta un grande amico per l’Unione Europea e l’Italia». Brindisi al Presidente Mattarella e alla Regina. Applausi strepitosi. Tutti in piedi per gli inni intonati dal Coro dei dipendenti dell’ambasciata. Torta tagliata dall’ambasciatore con un’antica spada. Ci sono il vice Sindaco Luca Bergamo, Elettra Marconi, Claire Raulin Ministro dell’ambasciata francese con Muriel Peretti e Mustafa Soykurt. Arriva l’ambasciatrice dell’Estonia Merike Kokajev e capi Missione di Ghana, Sri Lanka. Particolari saluti della padrona di casa ai rappresentanti delle associazioni di volontariato, tra cui Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Telefono Rosa e Hummustown.
 

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