Tiziano Ferro contro il governo: «Maternità surrogata come reato? Altro decreto omofobo». Il cantante ospite da Massimo Ranieri, età, figli e marito: chi è

Venerdì 2 Giugno 2023, 15:41 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 08:43

L'attacco al governo Meloni sul tema "maternità surrogata come reato universale"

È di quache ora fa l'attacco del cantante alla maggioranza politica italiana. La maternità surrogata come «reato universale»? Pochi giorni fa è arrivato l'ok in commissione Giustizia alla Camera alla proposta di legge per rendere la maternità surrogata reato universale. Diversi volti noti del mondo dello spettacolo hanno criticato duramente l'azione del governo Meloni, invocando presunte discriminazioni. Un elenco folto, che comprende anche Tiziano Ferro: «Sarebbe l’ennesimo decreto contro gli omosessuali: avessero almeno il coraggio di dirlo chiaramente». Queste le parole che Tiziano ferro rilascia a Grazia. «Se il problema fosse davvero la gestazione per altri, la maggior parte delle coppie che ci ricorre, statistiche alla mano, sono eterosessuali. Però, una volta tornate in Italia, quelle coppie possono vedere riconosciuti i loro diritti di genitori, perché è difficile che qualcuno chieda ragioni di come è nato quel bambino». Parla di diritti il cantautore e del perché ha deciso di non registrare i figli all'anagrafe italiana: «Quando sono andato al Consolato italiano per registrarli, quel modulo da dove il nome di Victor Allen (il marito, ndr) era escluso, mi è arrivato come uno schiaffo. Allora non li ho iscritti». Lui e il marito, sottilinea non avrebbero gli stessi diritti sui figli: «A queste condizioni, che falsano la realtà del loro stare al mondo, non avranno il passaporto italiano: se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché Victor non risulta, il che è una cosa aberrante. Al di là dell’essere d’accordo o meno, della morale, di un senso di colpa costruito a tavolino, ho sempre pensato che i miei diritti non tolgono nulla a quelli degli altri». Nonostante tutto però guarda positivamente al futuro: «I figli come i nostri, o quelli cresciuti da un genitore single, sono stati così terribilmente voluti, così visceralmente amati che verranno su fortissimi. Inevitabilmente diventeranno la nuova classe dirigente e politica del Paese. Allora sì che voglio vedere di quali leggi sulla famiglia si faranno portavoce».

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