Nuovo codice appalti pubblici, cosa cambia? Dai subappalti alla revisione dei prezzi: più competizione nei servizi

Sabato 17 Dicembre 2022, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 09:44

Lavori, permessi più rapidi: facilitati i piccoli comuni

di Michele Di Branco - Parola d'ordine: fare presto. Nelle previsioni del governo, il nuovo codice degli appalti dovrebbe velocizzare l'80% delle pratiche. Tra le novità, un sistema di programmazione per le opere strategiche con il coinvolgimento diretto delle Regioni. Prevista la riduzione dei tempi del procedimento amministrativo con la riduzione da 45 a 30 giorni per i pareri del Consiglio superiore dei lavori pubblici e da 60 a 45 giorni per la Conferenza dei Servizi. Le verifiche preventive, in particolare per le opere di interesse archeologico, procederanno in parallelo e non saranno più una di seguito all'altra. Il codice liberalizza di fatto l'appalto integrato e in questo modo i Comuni piccoli e medi potranno avvalersi di uno strumento che consente la redazione dei progetti da parte dell'impresa. In pratica progettazione ed esecuzione dei lavori potranno essere oggetto della stessa gara e quindi affidati allo stesso aggiudicatario.

Come previsto, arriva lo stop alla proroga automatica delle concessioni autostradali, in quanto la gestione tornerà in capo allo Stato per il tempo necessario a selezionare il nuovo concessionario. Vita più semplice per le imprese: dimezzate le garanzie richieste per gli affidamenti: dal 2% all'1% per la cauzione provvisoria richiesta in fase di gara (riferita al valore a base d'asta) e dal 10% al 5% con riferimento alla cauzione definitiva a carico del solo aggiudicatario (riferita al valore del contratto). La revisione dei prezzi per gli appalti in corso in caso di aumento dei materiali partirà da un aumento del 5%, con un dimezzamento rispetto a quanto previsto dall'attuale meccanismo di rilevazione e adeguamento dei prezzi in capo al Mit. Ancora in tema di appalti integrati, il potere del progettista-esecutore che decide le varianti e alza il costo viene ampliato a tutti gli appalti, non solo quelli complessi. Cambia la soglia per gli affidamenti diretti da parte dei Comuni: alzata da 100 a 500 mila euro. In materia di controllo sui conflitti d'interesse, un articolo del nuovo codice riduce i poteri dell'Anac. Lo stesso fa un'altra norma, relativa alle verifiche sulle Soa, gli organismi che attestano il possesso, da parte delle imprese, dei requisiti economici e organizzativi per partecipare alle gare.


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