Indi Gregory, i genitori non si arrendono
Una conclusione respinta su tutta la linea dalla onlus Pro Vita & Famiglia e dall'ex senatore leghista e avvocato Simone Pillon, impegnati sul lato italiano della vicenda giudiziaria al fianco dei legali attivati nel Regno e di un coordinamento di organizzazioni cristiane pro-life inglesi, secondo cui di qui a lunedì si tenterà ora di esplorare »altri percorsi« in extremis. I genitori di Indi si mostrano del resto decisi a non arrendersi fino all'ultimo secondo. Mentre moltiplicano i loro accorati appelli attraverso i media, da un lato esprimendo gratitudine all'Italia, dall'altro contestando sia l'atteggiamento disumano attribuito ai giudici britannici, sia la prognosi terminale sulla malattia d'Indi del medici dell'ospedale di Nottingham: centro assai reputato fra le strutture della sanità pubblica del Regno (Nhs), ma il cui reparto maternità è stato pure coinvolto di recente in un clamoroso scandalo di presunte negligenze conclusosi con condanne al pagamento d'indennizzi record.