Filippo Turetta, il delirio e i verbali: «Volevo che Giulia fosse solo per me, ho fatto una cosa orribile»

Sabato 2 Dicembre 2023, 11:59 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 19:29
Filippo Turetta, il delirio e i verbali: «Volevo che Giulia fosse solo per me, ho fatto una cosa orribile»
di Michele Fullin
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È stata la lama di un solo coltello, quello da cucina con una punta lunga 12 centimetri, a ferire e infine ad uccidere Giulia Cecchettin. Su questo dettaglio convergono sia i primi responsi dell’autopsia che la confessione resa dall’ex ragazzo di lei Filippo Turetta al sostituto procuratore di Venezia che coordina l’indagine, Andrea Petroni. L’arma del delitto sembra essere con ogni probabilità quella rinvenuta all’interno della Grande Punto di Turetta, mentre il coltello con la lama da 21 centimetri spezzata trovato in un parcheggio a Fossò, a circa 150 metri dalla villetta in cui abitava la ventiduenne, non c’entrerebbe niente. L’ultima parola, comunque, spetterà ai carabinieri del Ris di Parma ai quali è stata inviata l’automobile con tutto il suo contenuto, sequestrata in Germania due settimane fa contestualmente all’arresto su mandato di cattura internazionale.

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