Ragazza morta vicino Aosta, è una 22enne francese. «Dissanguata dopo essere stata accoltellata». I testimoni: «Era con un ragazzo»

Il giallo della giovane morta in una chiesetta diroccata sopra La Salle: i parenti hanno visionato una foto e confermato la corrispondenza

Donna morta vicino Aosta, il testimone: «Ho visto lei con un altro, era pallida. Sembravano due vampiri»
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Martedì 9 Aprile 2024, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 16:41

Emergono nuovi dettagli sul caso della ragazza trovata morta vicino Aosta in una cappella sconsacrata. La ragazza, una 29enne francese, secondo l'autopsia è morta dissanguata per le ferite inferte da un coltello. Gli investigatori pensano inoltre di averla identificata.

I carabinieri stanno infatti sentendo alcune persone, parenti di una giovane di cui non si hanno notizie da alcuni giorni. Manca ancora il riconoscimento ufficiale del corpo, ma i parenti hanno visionato una foto e confermato la corrispondenza.

Gli esiti dell'autopsia

È stata un'emorragia a provocare il decesso della ragazza e il dissanguamento è legato alle ferite trovate sul collo e sull'addome. È quanto emerge dall' autopsia condotta sul corpo della giovane dal medico legale Roberto Testi, che ha consegnato una relazione preliminare parziale alla procura di Aosta.

Ci vorranno invece alcuni giorni per conoscere l'esito degli esami tossicologici.

Le ferite

Sono state provocate da un coltello le ferite che hanno provocato il decesso per emorragia. Molto probabilmente le coltellate sono state inferte da un'altra persona. La morte potrebbe risalire al periodo tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile: difficile indicare con esattezza la data, le temperature relativamente basse di quei giorni hanno ben conservato il cadavere. È quanto emerge dall' autopsia condotta dal medico legale Roberto Testi, che ha consegnato una relazione preliminare parziale alla procura di Aosta.

Il racconto dei testimoni

«Martedì mattina, il 2 di aprile, quei due ragazzi erano qui davanti. Camminavano, erano a piedi. Lei: molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra. Erano vestiti come due dark, tutti di scuro. Come quei ragazzi che venerano la morte. Ho pensato: due vampiri. E ho pensato anche un'altra cosa, per cui adesso provo molta vergogna: lei era così pallida che sembrava un cadavere. Non riesco più a dormire sapendo quello che è successo». È il racconto di un testimone - raccolto e pubblicato dal quotidiano La Stampa - in merito al ritrovamento di una ragazza morta in una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d'Aosta. «Mi sembravano - prosegue - due di quei ragazzi che si tagliano e si procurano delle ferite. Emo. Dark. Non so come definirli. Ragazzi sofferenti. Mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero. Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. E poi volevano andare a campeggiare sulle montagne. Per questo so che non esiste il furgone di cui ho sentito parlare al telegiornale. Perché mi hanno chiesto indicazioni per la fermata del pullman, io li ho accompagnati e li ho visti salire a bordo».

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«Ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi. Non sembrava un tipo violento, tutt'altro. Non sembrava nemmeno uno con problemi di droghe. Con me è stato gentile. Io non credo che l'abbia uccisa» conclude il testimone.

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