Elly Schlein, i cento giorni tra scivoloni e flop alle urne: il bivio (e la parabola) della segretaria Pd

Mercoledì 31 Maggio 2023, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 17:33

L'Aventino

Dopo la batosta delle comunali, Schlein è tornata sull'Aventino. Niente viaggio a Bruxelles, niente conferenze stampa e dichiarazioni a favor di telecamere a cui la timoniera del Pd, anche lei, è assai allergica. Eppure, ne sono convinti i big del partito al di fuori del cerchio, anzi del "tortellino magico" come i maliziosi ormai chiamano l'enclave tutta emiliana della segretaria, questi tre mesi sono stati già un lungo Aventino.

Salvo due o tre blitz in aula che fin dagli esordi hanno ravvivato il partito dal suo torpore - il duello in aula con Giorgia, premier e alter-ego ideale, le strigliate al ministro leghista Calderoli sull'autonomia e qualche rara uscita in pubblico, fra tutte l'ottimo tempismo del viaggio a Cutro - per il resto Schlein ha alle spalle novanta giorni di quieto vivere. Intervallati, questo sì, da (dis)avventure mediatiche trasformatesi in boomerang. Fino a guadagnarsi un posto d'onore in quell'immaginario social fatto di vignette e meme che più di qualsiasi tv e giornale rimane impresso nella "generazione Z" cui Elly, almeno da premesse, vuole parlare.

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