Roma, rapina da incubo all'Appio: donna sola in casa sequestrata e picchiata. ​«Ho pensato di morire»

La vittima si è ritrovata davanti due "ladri acrobati" armati: «Erano incappucciati, mi hanno spinto in camera da letto»

Roma, rapina da incubo all'Appio: donna sola in casa sequestrata e picchiata. «Ho pensato di morire»
di Marco De Risi
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Domenica 20 Agosto 2023, 22:47 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 06:24

Malmenata, sequestrata in casa e rapinata. Momenti di terrore, in una Roma deserta, in un’abitazione all’Appio Latino. La donna era sola nel suo appartamento quando si è ritrovata ostaggio di due banditi armati di coltello. Spaventata non ha opposto resistenza, ma i malviventi l’hanno malmenata e scaraventata sul letto. Mentre uno la teneva in ostaggio, l’altro bandito girava per la casa arraffando oggetti di valore, ancora da quantificare. Si dovrebbe trattare di una cifra che supera i 10.000 euro.

La rapina, a scopo di furto, è avvenuta sabato sera su un tratto di via Gino Capponi.

La vittima è una donna di sessant’anni, italiana. Era nel salone di casa e stava vedendo la televisione seduta sul divano, quando è stata sorpresa dai ladri, anche stavolta “acrobati”. I due hanno scalato, tramite le condotte, lo stabile per fermarsi al secondo piano dove hanno trovato una finestra che sono riusciti a forzare. Così sono entrati nella casa della donna, che è piombata nel terrore quando si è vista i due davanti a sè, armati, che l’hanno subito bloccata afferrandola per i polsi. Poi, l’hanno portata in camera da letto dove è stata presa per un braccio e scaraventata sul letto. Il colpo è durato pochi minuti. I banditi hanno preso qualche bracciale ed orologi per poi fuggire usando lo stesso percorso usato per entrare.

La donna, una volta liberata, si è messa a gridare chiedendo aiuto ai vicini. Così sono partite le chiamate al 112. In pochi minuti è arrivato il personale di un’ambulanza e alcune pattuglie della polizia. Le volanti della polizia si sono messe a setacciare il quartiere. Sono stati istituiti dei posti di blocco. Ma i due rapinatori sono riusciti a far perdere le loro tracce. Intanto erano scattati i soccorsi, il medico a bordo dell’ambulanza del 118 ha visitato la vittima che era sotto choc. Le è stato somministrato un calmante ma si è ritenuto che poteva stare a casa.

LA TESTIMONIANZA
«Ero sola nel mio appartamento - ha dichiarato la vittima alla polizia - mai avrei creduto che mi sarebbe capitata una cosa del genere. Non sono ricca, campo di stipendio. Ho pensato di morire quando ho visto dentro casa quei due. Erano incappucciati e uno aveva anche un coltello. I minuti del colpo mi sono sembrati un’eternità: io costretta a stare in camera da letto, guardata a vista del criminale armato che mi teneva ferma sul letto. Quando sono fuggiti mi sono sentita anche fortunata: almeno ero viva». 
Il fenomeno dei ladri acrobati ormai riguarda tutta la città. Ed è complicato prenderli considerato che scalano i palazzi e per questo spesso è anche difficile vederli.

I PRECEDENTI 
Nell’arco di un mese si sono registrate rapine in casa che sembrano ognuna la fotocopia dell’altra. Come in via Emanuele Filiberto, all’Esquilino. Qui, moglie e marito sono rimasti ostaggi di due ladri acrobati e armati. Qualche giorno più tardi, rapinatori sono entrati a casa di una donna di 45 anni a Ostiense. Anche in questo caso, lo stesso copione. La polizia sta lavorando su più versanti. Gli agenti stanno visionando le telecamere nelle zone dove sono accaduti i colpi. E’ possibile che gli “occhi elettronici” possano avere ripreso i banditi. Magari mentre si preparavano al colpo o subito dopo. Non solo: gli investigatori stanno lavorando anche su qualche pregiudicato, già individuato come ladro acrobata.

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