Le aggressioni al personale sanitario rappresentano da tempo una piaga anche nella Capitale. Uno degli ultimi episodi lo scorso 2 agosto nei confronti di un'infermiera del Policlinico di Tor Vergata che si stava recando in ospedale per iniziare il proprio turno di lavoro. Erano passate appena le 6 del mattino, quando l'operatrice sanitaria si è ritrovata davanti un uomo che nel parcheggio del nosocomio le ha sbarrato la strada e agitando un coltello, le ha urlato di consegnare la borsa, ciò che la donna ha fatto comprensibilmente spaventata.
Rapinatore la minaccia con la punta dell'ombrello. La donna non cede, lui in manette
I carabinieri intervenuti sul posto hanno ricostruito i fatti grazie alla descrizione che la donna ha fatto dell'aggressore e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, avviando di fatto le indagini e diffondendo l'idendikit fornito dalla vittima. Dalla descrizione è risultato essere un 47enne che indossava un pantaloncino grigio, una maglietta rossa e scarpe bianche. Gli inquirenti dalle telecamere poi sono riusciti a risalire anche alla targa della macchina con cui l'uomo si era allontanato dal parcheggio del policlinico. I carabinieri si sono subito attivati e hanno rintracciato e arrestato il malvivente presso il suo domicilio in zona Palmiro Togliatti, trovando anche l'auto parcheggiata all'esterno. Una volta all'interno dell'abitazione i militari hanno rinvenuto e sequestrato gli indumenti indossati dall'uomo qualche ora prima e il coltello descritto dalla vittima. Dalle indagini si è scoperto anche che il rapinatore aveva precedenti per rapina e probabilmente lo scopo dell'ultima era l'acquisto di sostanze stupefacenti, visto che era già stato segnalato come assuntore. L'uomo una volta arrestato è stato accompagnato a Regina Coeli dove il tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per lui la permanenza in carcere contestandogli il reato di rapina aggravata. Per arginare simili fenomeni di violenza, soprattutto all'interno dei nosocomi, all'inizio di quest'anno inoltre in alcuni poli ospedalieri sono tornati i posti di polizia. Un modo per raccogliere il grido d'allarme di medici e infermieri che sempre più spesso si trovano ad affrontare pazienti che vanno in escandescenze, magari per attese troppo lunghe.