Roma, a Termini torna la paura: picchiato, derubato del cellulare e colpito con una bottiglia di vetro

Per la vittima, 29 anni, frattura del setto nasale e contusioni al torace

Roma, a Termini torna la paura: picchiato, derubato del cellulare e colpito con una bottiglia di vetro
di Flaminia Savelli
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Sabato 19 Agosto 2023, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 13:14

Accerchiato, picchiato, derubato del cellulare e colpito con una bottiglia di vetro. L'allarme per una rapina è scattata giovedì intorno alla mezzanotte in via Giolitti, poco distante dalla stazione Termini. Sono stati gli uomini del reparto Volanti a intervenire non appena hanno visto i due uomini accanirsi sulla vittima. Ma quando i banditi hanno visto le divise blu hanno tentato di scappare a piedi: uno è riuscito a far perdere le proprie tracce mentre per il complice sono scattate le manette. Gli agenti hanno poi richiesto l'intervento di un'ambulanza. La vittima è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale Cristo Re dove i medici hanno accertato la frattura del setto nasale e contusioni al torace.

L'ARRESTO

«Volevano derubarmi del cellulare.

Non appena ho opposto resistenza, mi hanno aggredito fisicamente. Uno mi ha colpito con un pugno, l'altro invece ha raccolto una bottiglia di vetro da terra e dopo averla rotta me l'ha puntata al collo. Poi ho visto la polizia e ho cercato di attirare l'attenzione degli agenti. Erano due furie». Così ha raccontato A. Z. 29enne di origini marocchine, agli agenti che per primi sono intervenuti.

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Una brutale aggressione: «Ho cercato di difendermi e di difendere il telefono- ha detto - ho fatto il possibile per non cadere a terra perché a quel punto non avrei avuto scampo». Una volta soccorso il 29enne, i poliziotti hanno proceduto con l'arresto dell'aggressore, Z. H. di 35 anni di origini marocchine e senza fissa dimora. Da quanto accertato dai poliziotti, e confermato dalla stessa vittima, il rapinatore che durante l'aggressione si è armato del coccio di bottiglia: «È stato lui a minacciarmi con la bottiglia» ha detto agli investigatori indicando l'arrestato.

 

Il 35enne è ora in attesa del rito direttissimo, dovrà rispondere delle accuse di rapina in concorso (di persona ignota) e resistenza a pubblico ufficiale. Mentre è già scattata la caccia al complice. Gli investigatori stanno visionando le telecamere di sorveglianza della zona intorno alla stazione Termini. Non solo: poliziotti in borghese stanno eseguendo i controlli nelle zone - tra piazzale dei Cinquecento e via Giolitti- frequentate da senza fissa dimora. «I due banditi sono senz'altro frequentatori della zona» sottolineano i poliziotti. Con il sospetto che siano autori di altre rapine messe a segno nel quadrante. Le prossime dunque ore saranno decisive per chiudere il cerchio delle indagini intorno all'identità del fuggitivo.

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LE DISPOSIZIONI

Mentre resta altissima l'attenzione intorno alla stazione Termini. Proseguono infatti serrati i controlli, una misura straordinaria decisa dalla Prefettura dopo che, la notte di Capodanno, una 24enne straniera di origini israeliane era stata accoltellata davanti alla biglietteria. L'aggressore, Aleksander Mateusz Chomiak, il clochard polacco, era stato poi intercettato alla stazione di Milano mentre tentava di lasciare l'Italia. Poche settimane dopo, la notte del 7 febbraio Arturo Luca Battisti, un 46enne milanese che da poco si era trasferito a Roma, era stato accoltellato e rapinato di venti euro in via Giolitti. Le indagini hanno poi accertato che quella notte, ad aggredirlo erano stati tre senza fissa dimora. Così il livello di attenzione resta altissimo intorno alla stazione Termini e i servizi disposti dalla Prefettura che hanno alzato, ancora, il livello di allerta nei mesi estivi in previsione del flusso di viaggiatori in transito nel quadrante della stazione Termini.
 

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