Roma, prende il figlio a scuola e in due provano a stuprarla. Paura a Pietralata, bimbo ferito a una gamba

Le insegnanti e le altre mamme sotto choc: «Erano stranieri». Indagano i carabinieri

Roma, prende il figlio a scuola e in due provano a stuprarla. Paura a Pietralata, bimbo ferito a una gamba
di Marco De Risi e Raffaella Troili
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Giovedì 15 Giugno 2023, 23:23 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 02:24

Il tempo di prendere il figlio a scuola, alla materna, abbracciarlo e improvvisamente è stata aggredita da due uomini che hanno fatto cadere lei e il bimbo a terra. Strattonata, bloccata e molestata pesantemente in pieno giorno. È avvenuto ieri prima delle 16 al Tiburtino, nei pressi della scuola primaria G. De Ruggero. La mamma era con il figlio di 6 anni quando due uomini di colore sono spuntati all’improvviso, lei impaurita e sotto choc ha reagito, cercato di difendersi e per farlo il bimbo è caduto violentemente, riportando ferite alle gambe. Dei due violentatori non c’è traccia, sono riusciti a fuggire anche se non sono riusciti a compiere il furto. 
Le fasi drammatiche della violenza sono avvenute poco lontano dall’istituto comprensivo di via Achille Tedeschi. A dare l’allarme una collaboratrice scolastica, mamma e figlio sono stati portati in ospedale sotto choc, tra le mamme e le insegnanti si è scatenato il panico. I carabinieri non escludono che la donna aggredita sia stata anche molestata ma in attesa di una denuncia procedono per furto con strappo. Il tam tam si è diffuso tra le mamme che raccontano: «Era nel parchetto sotto scuola, hanno fatto cadere il bimbo, lei ha lottato, è caduta, volevano violentarla, è riuscita a divincolarsi e a chiedere riparo e aiuto nella scuola. D’ora in poi parcheggiamo tutte vicine e stiamo attente». Sono stati chiamati i carabinieri che ora si occupano delle indagini. Sul posto anche un’ambulanza del 118. Paura e rabbia nella zona, sotto accusa gli sbandati che occupano alcune aree intorno alla scuola.

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LE FERITE

La donna ha riportato dei graffi sulle gambe e sul collo, oltre a una sospetta frattura all’anca.

Invece il bimbo, nel cadere si è fatto male ad una gamba. Insomma i due hanno agito senza pietà non avendo remore del fatto che ci fosse un bambino terrorizzato davanti a loro. A quanto pare gli aggressori sarebbero due stranieri che, come tanti altri, passano la notte in un pezzo di verde nei pressi dell’Aniene. Non sarà facile individuarli, dal momento che vivono da sbandati. Le indagini dei carabinieri di Roma Casalbertone sono in corso. «Stavo uscendo dalla materna - questo il racconto della vittima, trentenne - avevo mio figlio in braccio. Ad un certo punto mi hanno accerchiato quei due stranieri. Non ho capito subito cosa volessero. Poi mi hanno bloccata prendendomi per le braccia. Così mi hanno toccato le parti intime senza che io potessi reagire. Poi mi hanno strattonata come se mi volessero portare in una zona appartata. Ho pensato che volessero violentarmi. Ho gridato con tutte le mie forze, opposto resistenza. Ad un certo punto mi hanno lasciato andare».

I carabinieri stanno setacciando la zona. Dovrebbe esserci anche un identikit sommario fornito dalla mamma sotto choc. Ora, le mamme della scuola hanno paura a portare i bimbi alla materna, che termina a fine mese, ma sperano nel lavoro degli investigatori. «Sono stati momenti terribili, i più brutti della mia vita», ha detto la donna agli inquirenti. 
Un’altra donna, 50enne, stava rincasando al Nuovo Salario dopo aver fatto la spesa quando mercoledì, alle 14, è stata aggredita da un maniaco in via Francesco Cocco Ortu, che le ha bloccato le braccia in modo che lei non riuscisse a scappare. L’uomo prima le ha mostrato i genitali e poi l’ha stretta per palpeggiarla nelle parti intime. Lei ha gridato ma nessuno l’ha sentita. L’aggressore è fuggito lasciandola sdraiata sul marciapiede terrorizzata ed in lacrime. Per fortuna nei paraggi c’era una volante della polizia che è intervenuta chiamando rinforzi. Il maniaco è stato rintracciato vicino l’Università Pontificia Salesiana. Si tratta di un somalo di 27 anni, nel nostro paese con lo status di rifugiato politico, con precedenti penali. Lo straniero ha opposto resistenza all’arresto. Ha picchiato due agenti che a fatica sono riusciti a metterlo nella volante. Un’ambulanza ha medicato sul posto la vittima che ha poi riconosciuto l’aggressore mentre il magistrato di turno ha deciso per l’arresto del somalo con le accuse di violenza sessuale e lesioni a pubblico ufficiale.

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