Roma, bagni sporchi e vetri rotti: le sedi dei vigili nel degrado

Interrogazione in Campidoglio di Santori (Lega): «Comandi in condizioni indecenti»

Roma, bagni sporchi e vetri rotti: le sedi dei vigili nel degrado
di Fernando M. Magliaro
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Lunedì 1 Maggio 2023, 00:41

Bagni fatiscenti, spogliatoi inadeguati, fili elettrici e prese volanti, pioggia che filtra dai solai, portoni che non si chiudono come si deve: il mondo dei vigili urbani di Roma sconta anche questi problemi.
La denuncia arriva da Fabrizio Santori, consigliere comunale della Lega, che ha presentato un’interrogazione sulle sedi di molti Gruppi dei vigili capitolini che «cadono a pezzi. Spesso vengono criticati. Qualche volta dovremmo pensare che sono paurosamente sotto organico quasi della metà della pianta organica prevista e che lavorano in luoghi assolutamente inadeguati». Si parte dalla sede del Gruppo Sicurezza sociale urbana, il Gssu, con gli agenti che lamentano come l’intero edificio sia ridotto in pessime condizioni: i portoni non chiudono bene e non è difficile introdursi anche in luoghi dove si lavorano pratiche delicate. I bagni sono completamente indecenti; le serrande rotte e gli infissi vecchissimi; non ci sono locali per la mensa. 

L’interrogazione

Santori scrive nell’interrogazione: «Il IV Gruppo Tiburtino, sfrattato con sentenza, sarebbe rimasto senza riscaldamenti per tutto l’inverno» perché il Comune non può fare riparazioni «in locali di proprietà altrui».

Poi, ancora: «Il II Gruppo Sapienza ha la propria sede nel I Municipio, anziché nel II, ma il garage per le auto di servizio nel IV; il V Gruppo Casilino presenta infiltrazioni di acqua piovana, bagni inagibili, finestre non funzionanti, impianti elettrici non a norma». E il caso del IX Gruppo Eur: la sede è in un edificio vincolato quindi ogni intervento è reso ancor più complesso. E qui ci sono «infissi di ferro privi di chiusura ermetica; alcuni bagni e tutte le docce mal funzionanti, allagamenti con le forti piogge, spogliatoi privi di panche e talmente stretti da non consentire l’apertura simultanea degli armadietti attigui, termosifoni insufficienti, stufe vietate perché salterebbe la corrente».

La replica

Dal Campidoglio, con competenze divise fra Municipi, Comando e Assessorati, rispondono: «Il Comune è al lavoro da tempo su un piano generale di ristrutturazione e riuso delle sedi dell’amministrazione. Sono già stati stanziati i fondi per la sede di piazza della Consolazione della polizia locale e quella di Porta Metronia della protezione civile per arrivare al Giubileo con le sedi centrali pienamente operative. Ovviamente nel piano generale su cui sta lavorando il Campidoglio sono comprese le sedi della polizia locale».

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