La droga corre su Telegram: consegne (a domicilio) su tutta Roma, anche nei campi rom. E i clienti votano la migliore

Blitz lungo la via Casilina: in manette un 20enne mentre consegnava ad un rom. I profili scoperti dal logo delle confezioni

La droga corre su Telegram: consegne (a domicilio) su tutta Roma, anche nei campi rom
di Flaminia Savelli
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Martedì 14 Marzo 2023, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 11:01

Il profilo Instagram e il canale Telegram - The plug boyz Official - aperto per pubblicizzare l'intero servizio: dalla droga in vendita, al delivery con tanto di sconti e promozioni. Per un giro d'affari da 5mila euro al giorno organizzato da un 20enne, M. B. residente ad Aprilia. Uno spacciatore dell'ultimissima generazione che sui social vendeva la droga e per essere più appetibile nella piazza virtuale dello spaccio, offriva appunto servizi aggiuntivi per il trasporto. L'ultima consegna però gli è costata la libertà perché gli agenti delle Volanti lo hanno sorpreso e arrestato al Casilino domenica notte. Non una novità nello spaccio di stupefacenti: a maggio i poliziotti del distretto Porta Pia avevano intercettato due ragazzi di 20 e 22 anni di Potenza in via Tiburtina: stavano salendo su un autobus per la Basilicata con 21mila dosi di hashish nello zaino. Durante le indagini gli agenti avevano poi ricostruito, almeno in parte, la rete di contatti dei due collegati al canale Telegram "il fumo di Tor Bella".

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I due fermati avevano dunque prenotato e acquistato lo stupefacente utilizzando la chat di messaggistica. Poi erano arrivati nella Capitale per prendere il carico hashish destinato alle piazze del sud Italia. Un mercato, quello che sta crescendo nel Dark Web, che ha iniziato ad ampliarsi durante i mesi del lockdown imposto per la pandemia. Una nuova frontiera per i pusher che fanno viaggiare così cocaina, droghe sintetiche, hashish e marjuana.
L'INCHIESTA
Anche il pusher di Aprilia ha pagato a caro prezzo proprio il servizio di consegna a domicilio. I poliziotti lo hanno sorpreso durante una consegna, al campo rom di via dei Giordani.

Insospettiti dai movimenti del giovane lo hanno seguito. Quando ha raggiunto un secondo cliente lungo la Casilina, hanno fatto scattare il blitz. Prima in auto, dove hanno trovato dosi di cocaina e hashish. Poi in casa dove hanno trovato erba e cocaina, 3mila euro in contati e il necessario per confezionare le dosi. Tutte con lo stesso logo identificativo, The plug boyz Official. Quindi la scoperta del canale Telegram dove il 20enne dallo scorso maggio pubblicizzava la sua attività con tutti i servizi aggiuntivi. «Portiamo noi da voi con 10 euro in più», si legge nel messaggio pubblicitario. «Spedizioni in 48 ore con 20 euro di supplemento».

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Quindi postati video in cui mostrava la merce in vendita classificata a seconda della provenienza. Un servizio completo dunque. Ma il ragazzo, ora in arresto con l'accusa di spaccio, per ampliare il suo giro di affari che solo sui social conta 1.300 clienti, ha creato anche un canale Telegram solo per le recensioni. Un punto di ritrovo telematico dove i clienti potevano lasciare una valutazione sul servizio offerto dal pusher. Sul caso ora indagano i poliziotti del commissariato Torpignattara: gli investigatori stanno analizzando post, messaggi, foto e video. L'obiettivo è ricostruire la fitta rete di contatti dello spacciatore. Ma soprattutto ricostruire l'intera filiera organizzata dal 20enne.
 

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