A Ostia i locali di proprietà Ater in via delle Ebridi occupati e affittati abusivamente non solo come alloggi e "depositi" di armi e droga, ma anche come set per le riprese della serie tv Suburra, truffando la casa di produzione cinematografica Netfix. A gestire il giro di locazioni illegali era Rosario Ferreri, 64 anni, finito ieri agli arresti domiciliari per estorsione aggravata dal metodo mafioso, truffa, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed occupazione abusiva di immobili. Per il cognato di Terenzio Fasciani le manette sono scattate ieri mattina. I carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Ostia, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, hanno suonato alla sua porta per consegnargli l'ordinanza firmata dal gip Valerio Savio che ha accolto le richieste dei procuratori aggiunti della Dda Ilaria Calò e Michele Prestipino. Secondo gli investigatori Ferreri avrebbe truffato la casa di produzione di Suburra Netfix, facendo credere di essere il proprietario di 75 tra cantine e box, circa cinquemila metri quadrati di locali, affittandoli per le riprese e intascando oltre novemila euro. A gennaio scorso, era stato già destinatario di una misura cautelare personale nell'ambito di una indagine della Dda, perché secondo gli investigatori aveva organizzato, gestito e guadagnato dall'occupazione abusiva dei locali di proprietà dell'Ater, agevolando le famiglie Fasciani e Spada a cui aveva messo a disposizione box e cantine per lo stoccaggio di armi ed ingenti quantità di stupefacenti. Non solo.
Secondo la procura di Roma e i carabinieri di Ostia, Ferreri avrebbe anche portato a termine un'estorsione nei confronti di un suo lavoratore in nero la cui unica colpa era stata quella di chiedergli la retribuzione per la giornata di lavoro.
IMMIGRAZIONE
Il cognato di Fasciani avrebbe, infine, favorito l'immigrazione clandestina, affittando a cittadini stranieri uno degli immobili da lui gestiti abusivamente. Le indagini hanno inoltre chiarito come Ferreri e la sua compagna avessero occupato abusivamente un appartamento all'interno del complesso residenziale in via delle Azzorre, di cui il gip di Roma ha disposto il sequestro preventivo, in attesa della restituzione al Comune di Roma.