Truffa dello specchietto a Roma, prima il lancio del sasso e poi la richiesta di denaro (e le scuse). «Fate tutti così, non mi date una lira»

La vicenda a Casal Bernocchi. La vittima ha invitato il truffatore a seguirla nei pressi di un posto di blocco dei carabinieri, ma l’uomo è scappato

Truffa dello specchietto a Roma, prima il lancio del sasso e poi la richiesta di denaro (e le scuse). «Fate tutti così, non mi date una lira»
di Alessia Perreca
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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 08:39

In mano aveva un sasso che avrà con ogni probabilità provato ad utilizzare con l’intento di creare un danno alla macchina in transito e tentare dunque la truffa dello specchietto. E sembrava essere riuscito a mettere a segno il suo piano tanto che la donna, a bordo di un’auto, insieme a suo figlio e suo marito, era convinta di aver urtato qualcosa. L’allarme scatta alle 22.30 di qualche giorno fa, a Casal Bernocchi, periferia della Capitale. La giovane aveva da poco superato il posto blocco dei carabinieri quando il truffatore, a bordo della sua moto, è entrato a in azione. Prima ha lanciato un oggetto e poi si è fermato davanti alla vettura della vittima: «Come minimo mi devi delle scuse per aver preso lo specchietto», avrebbe detto il truffatore alla malcapitata. E lei, senza alcun timore, lo ha invitato a seguirla. Direzione? Posto di controllo dei militari, a poche centinaia di metri dove si stava consumando l’ennesimo raggiro.

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Cosa è successo

Il modus operandi è sempre lo stesso: l’urto alla carrozzeria dell’auto, l’invito del truffatore ad accostare e l’accusa mossa nei confronti della presunta di vittima di aver creato danni alla macchina con l’immancabile richiesta di denaro.

Eccolo lo stratagemma adoperato da un uomo in sella alla sua moto, sere fa, in via Fabiano Landi. «Ero con mio figlio piccolo in macchina - racconta Francesca ( la chiameremo così perché ha chiesto di mantenere l’anonimato) - e l’uomo non si era reso conto che c’era mio marito, seduto nel sedile posteriore. Si è fermato dicendomi che avevo urtato lo specchietto della moto, ma ricordandomi di altre testimonianze, mi sono limitata a dirgli di seguirmi in quanto aveva appena superato un posto di blocco dei carabinieri». L’intento sarebbe stato quello di condurlo direttamente dalla pattuglia, ma l’uomo si è nascosto in una via isolata. I fatti sono accaduti, poco dopo le 22, a Casal Bernocchi. Il malfattore, a bordo di uno scooter grigio, con barba e un tatuaggio sul collo è ben “noto” nella zona perché - secondo i racconti di diversi passanti  - avrebbe tentato altri colpi. «Sono quattro quattro mesi  che va in giro a fare questo giochetto alla povera gente, scrive una donna all’interno di un gruppo social dove è stato raccontato il tentativo di truffa. «Ho proprio visto il momento mentre lanciava il sasso sulla mia macchina - risponde un’altra utente - e lui si è fatto vedere anche in volto: non era per niente lucido e chiedeva anche dieci euro». E dopo ripetuti rifiuti avrebbe risposto: «Fate tutti così, non mi date una lira».

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