In mano aveva un sasso che avrà con ogni probabilità provato ad utilizzare con l’intento di creare un danno alla macchina in transito e tentare dunque la truffa dello specchietto. E sembrava essere riuscito a mettere a segno il suo piano tanto che la donna, a bordo di un’auto, insieme a suo figlio e suo marito, era convinta di aver urtato qualcosa. L’allarme scatta alle 22.30 di qualche giorno fa, a Casal Bernocchi, periferia della Capitale. La giovane aveva da poco superato il posto blocco dei carabinieri quando il truffatore, a bordo della sua moto, è entrato a in azione. Prima ha lanciato un oggetto e poi si è fermato davanti alla vettura della vittima: «Come minimo mi devi delle scuse per aver preso lo specchietto», avrebbe detto il truffatore alla malcapitata. E lei, senza alcun timore, lo ha invitato a seguirla. Direzione? Posto di controllo dei militari, a poche centinaia di metri dove si stava consumando l’ennesimo raggiro.
Truffa dello specchietto a Roma, prima l’urto poi il portafogli rubato: è caccia a una donna
Truffa del finto incidente a Roma, da Ostia a Torvaianica sassi lanciati contro le auto in corsa
Cosa è successo
Il modus operandi è sempre lo stesso: l’urto alla carrozzeria dell’auto, l’invito del truffatore ad accostare e l’accusa mossa nei confronti della presunta di vittima di aver creato danni alla macchina con l’immancabile richiesta di denaro.