Hanno attivato una colletta online per raccogliere fondi per avviare azioni legali. «Martedì sono state soppresse oltre 120 corse sulla ferrovia Roma-Viterbo, non ne capiamo i motivi, è scandaloso, la situazione è fuori controllo» spiega Fabrizio Bonanni, presidente dello storico e combattivo Comitato Pendolari Roma Nord nato 10 anni fa. E ancora: «Cotral ha miseramente fallito il suo piano al primo giorno di attivazione, ci dispiace che non riesca a farsi rispettare, ogni sera sulle banchine si rischia la guerra sociale, i pendolari esausti chiamano le forze dell'ordine per i ritardi». È accaduto anche ieri sera a Flaminio.
«Sono arrivati agenti di polizia - racconta Pietro - i treni non passavano e qualcuno ha chiamato il 112 per denunciare l'interruzione di pubblico servizio». Proteste anche per il rischio di contagi per gli assembramenti tanto che il comitato ha presentato già nel 2020 una denuncia. «La nostra odissea va avanti da anni, le corse vengono soppresse senza sapere il motivo» dice Lucia. I pendolari fissano gli smartphone per scorrere i messaggi sulle corse saltate segnalate su Twitter: ieri pomeriggio erano 10 quelle scomparse tra Flaminio e Montebello in entrambe le direzioni dalle 17.50 alle 22.20. «Per non parlare delle tratte scoperte che costringono a salire sui fantomatici bus navetta» il commento di Marco, che da Flaminio deve raggiungere Riano. Sempre ieri la corsa delle 17 da Flaminio a Catalano era stata soppressa e in sostituzione c'erano bus da Montebello, mentre il treno 304 delle 14 da Montebello per Catalano è partito con 20 minuti di ritardo.
«Chi ci rimette è sempre il pendolare che paga per un servizio che non ha - aggiunge Bonanni - gli utenti sono abbandonati, non viene fatto rispettare l'orario di servizio ed è gravissimo».
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TRENI AL TROTTO
Il tanto atteso passaggio di gestione da Atac a Cotral, insomma, non ha portato i miglioramenti sperati. «Fino a febbraio 2020 avevamo 178 corse al giorno, ora, secondo il programma, sono 122, ossia il 66% in meno - sottolinea Spigai - per non parlare del monitoraggio di scale mobili e ascensori: a luglio erano fuori uso il 50%, ora il 66%». I pendolari, stravolti da anni di disagi, conoscono ormai a memoria tutti i disservizi. «Chiamiamo passo al trotto il passaggio dei treni nelle stazioni di Tor di Valle e di Acilia Sud, i treni rallentano». Anche ieri tantissimi i ritardi accumulati nelle corse. «Momenti di vita persa - conclude Spigai - ma anche soldi sfumati considerando la valanga di fondi in gran parte governativi spesi per le linee ferroviarie Roma Nord, Roma-Lido e Giardinetti».