Cotral, stretta sui treni dei pendolari. «Meno pause caffè ai macchinisti»

Roma-Viterbo e Roma-Lido, l’azienda vara il piano anti-caos sui convogli dei pendolari. Oggi gli autisti guidano tre ore al giorno. Da domani operativi per 50 minuti in più

Cotral, stretta sui treni dei pendolari. «Meno pause caffè ai macchinisti»
di Giampiero Valenza
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Domenica 4 Settembre 2022, 00:16

Cotral richiama all’ordine i macchinisti della Roma-Lido e della Roma-Civitacastellana-Viterbo: nel loro turno di lavoro dovranno stare più tempo alla guida e avere meno pause. Almeno cinquanta minuti in più di lavoro a bordo dei convogli. È questo il primo passo avviato dalla società regionale a due mesi dall’ingresso nella gestione di queste due linee ferroviarie frequentatissime dai pendolari. 
La nuova turnazione del lavoro sarà effettiva da domani. L’obiettivo è uno: aumentare il livello di produttività all’interno del perimetro degli accordi sindacali già sottoscritti da Atac, il precedente gestore. Un turno di un macchinista oggi è di 6 ore e trenta minuti. Il tempo quotidiano di lavoro effettivo alla guida dei treni aumenterà in media di 50 minuti, portando il tempo medio di condotta dalle attuali 3 ore per i dipendenti della linea Roma-Viterbo a 3 ore e 50.

I macchinisti della Roma–Lido, invece, passeranno dalle attuali 3 ore e 39 di guida a 4 ore e 27 minuti. In sostanza, meno pause (anche per il caffè) e più in corsa. Ma anche meno straordinari che andavano a rinforzare gli stipendi.

Cotral spiega che «il progetto di riorganizzazione è stato presentato alle organizzazioni sindacali e punta a riequilibrare la produzione alle esigenze di servizio, a ridurre il numero delle soppressioni generate dalla mancanza di personale e a eliminare il ricorso anomalo al lavoro straordinario». Tra le novità, precisano dall’azienda regionale dei trasporti, «anche la corretta assegnazione dei turni» in base alla partenza dei treni negli impianti di appartenenza dei dipendenti per «evitare inutili e costosi spostamenti tra le stazioni con le auto aziendali». Un’ottimizzazione che avrà una ricaduta positiva sui pendolari per ridurre il rischio di corse saltate e che stanno tornando al lavoro dopo la fase di restrizioni post-Covid.

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GLI STRAORDINARI

Dal 2020 sulla Roma-Civitacastellana-Viterbo è aumentato il numero dei turni dei macchinisti e dei capitreno ma, nel frattempo, si è ridotto il numero di corse. Parallelamente è cresciuto il ricorso al lavoro straordinario, aggiungendo corse singole a quelle che i lavoratori facevano di “andata e ritorno” dallo stesso capolinea. Nel 2015 ogni turno nell’area urbana della linea era stato programmato per fare in modo che ogni macchinista facesse tra le 8 e le 10 corse per turno a fronte di 37 ore di lavoro settimanali. Nel 2019 le corse si sono ridotte, diventando tra le 6 e le 8 a turno, con 39 ore di lavoro a settimana. Nel 2020, per alcuni turni (rispetto all’anno precedente) le corse sono scese anche a 4. Questo genere di ricorso allo straordinario ha fatto lievitare alcune buste paga anche di 4 mila euro in più all’anno. 

Sulla ferrovia Roma-Lido il servizio prevede 122 corse programmate dal lunedì al sabato. La frequenza dei treni di fatto sarebbe di 22 minuti ma quella reale varia fino a 35/40 a causa della mancanza dei mezzi e della conseguente soppressione di corse. Dall’autunno alcuni convogli torneranno dalla manutenzione: l’obiettivo è aumentare le corse dal 2023 del 12% arrivando a una frequenza, all’ora di punta, di un treno ogni quindici minuti. Tutto ciò, senza contare che la Regione ha investito 350 milioni di euro per una gara per acquistare 33 nuovi mezzi (15 per la Roma-Lido e 18 per la Roma-Viterbo) che andranno sui binari dal 2024. 

In totale sulla linea Roma-Lido sono impiegati 44 macchinisti e 53 capitreno. Di questi circa 24 guidano materialmente i mezzi, mentre 11 (quasi il 40% della forza lavoro) sono per i turni “di riserva e manovra”, cioè a disposizione dell’azienda per coprire eventuali assenze. Il turno di un macchinista da contratto è di 39 ore settimanali spalmate su 6 giorni (dal lunedì al sabato). Di queste, quelle dedicate alla guida, secondo la contrattazione di secondo livello, sono 4 e mezza. Nelle due ore eccedenti sono compresi un’ora di recupero psicofisico a fine turno e i “tempi accessori e di accudienza”, cioè di preparazione del servizio.

 

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