Da oggi non sarà possibile portare salme al cimitero Flaminio per la cremazione. La comunicazione, nero su bianco, è contenuta in una mail dell'ispettorato Ama che si occupa della struttura di Prima Porta, inviata alle agenzie di pompe funebri che operano abitualmente nel più grande cimitero della Capitale. «Nelle camere mortuarie dei cimitero Flaminio e Verano si è praticamente raggiunto il numero massimo di salme ospitabili, fermo restando il rispetto delle norme di sicurezza e salvaguardia della salute dei lavoratori - si legge nella lettera - In conseguenza dell'accettazione superiore ai 68 posti disponibili la scorsa settimana (accettazione di 100 salme per cremazione) e dell'ulteriore arrivo di oltre 80 salme per cremazione al momento, si comunica che da domani (oggi per chi legge, ndr) non sarà possibile conferire salme presso il Cimitero Flaminio con destinazione cremazione». Una situazione che durerà per un periodo ancora indefinito: «Una volta creata ulteriore disponibilità, determinata dalle cremazioni autorizzate ed effettuate, seguirà nuova comunicazione», si spiega.
GLI SPOSTAMENTI
Alle famiglie dei defunti, quindi, non resta che rivolgersi altrove, portando le salme verso altre città e altre regioni, con i relativi costi (e disagi) da affrontare. «Sarà comunque sempre consentito presentare domanda di cremazione, con destinazione impianti diversi dal crematorio Flaminio, con conferimento delle salme direttamente presso l'impianto scelto», è scritto ancora nella mail inviata alle agenzie funebri. Ovviamente, tutto ciò non è gratis.
LA SITUAZIONE
Tutto ciò mentre l'Ama prova a sminuire i problemi di Prima Porta: «Al fine di ridurre il numero di salme in giacenza per cremazione, a seguito dello straordinario flusso in entrata registrato negli ultimi giorni, da domani (oggi per chi legge, ndr) e per i giorni strettamente utili, verranno privilegiate tutte le forme di sepoltura alternativa dandone ampia comunicazione alle agenzie funebri - scrive l'azienda di via Calderon de la Barca in una nota - Il progressivo incremento delle risorse amministrative dedicate, consentirà già da questa settimana un aumento significativo delle lavorazioni pratiche in entrata, con le maestranze del comparto comunque al lavoro anche da remoto, restando pienamente operativo il forno crematorio». Per il resto «sono e continueranno ad essere in numero adeguato anche gli spazi disponibili per nuove sepolture - sostengono dalla municipalizzata - Non c'è, dunque, e non ci sarà alcun esaurimento posti». Grazie, poi, «all'ormai prossimo incremento della forza in organico, sulla base del piano assunzioni già approvato da Roma Capitale, queste apposite operazioni cimiteriali saranno ulteriormente implementate fino a raggiungere progressivamente spazi disponibili per complessive 60 mila nuove sepolture - dicono dall'Ama - Anche al Cimitero Laurentino sono previste operazioni analoghe, con la disponibilità fino a ulteriori 4.500 spazi per sepolture già nel corso di quest'anno». Ma al cimitero Flaminio le criticità sono soprattutto organizzative: e lo stop alle cremazioni di oggi è solo l'ultimo esempio delle difficoltà che si incontrano a Prima Porta.
Roma, sepolture a Prima Porta: violate le norme sull'igiene, manager Ama indagati
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout