Orazio, Augusto, Giulio Cesare: i licei classici da 100 e lode

Tasso, Giulio Cesare, Albertelli: i licei classici da 100 e lode
di Lorena Loiacono e Camilla Mozzetti
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Martedì 30 Luglio 2019, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 18:33

Forse non riuscirà a scrollarsi mai di dosso quell'etichetta che da sempre lo accompagna: «Il liceo classico è troppo difficile». C'è chi solo a guardare in cartolibreria il famigerato Lorenzo Rocci, ovvero il vocabolario di greco/italiano, sgrana gli occhi, tanto complessa e fitta è la scrittura. Ma c'è anche chi, su quello stesso vocabolario, ha scoperto una passione o, spinto dalla volontà, è riuscito a farselo comunque amico.

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Per un certo periodo di tempo i timorosi hanno vinto: al classico sono scese le iscrizioni ma da qualche tempo quest'indirizzo ha riconquistato i cuori di molti ragazzi, dimostrando alla fine di saper formare gli studenti. Sono i risultati del nuovo esame di Maturità modificato dal ministero dell'Istruzione a dimostrarlo: i più bravi tra i bravi hanno studiato qui.



Se, infatti, nella Capitale i licei rappresentano l'indirizzo con i voti più alti raggiunti all'esame, tra questi spiccano i classici dove le lodi sono state più numerose e pochissimi i 60. Statistiche e numeri alla mano, nelle scuole superiori tradizionali il 6,9% degli studenti si è diplomato con la sufficienza (60/100), mentre al classico la percentuale si è fermata al 3,1%.

Nonostante le nuove prove che i maturandi hanno dovuto affrontare, a partire dall'incognita sulla busta da estrarre in sede di orale che conteneva argomenti conosciuti solo dalle commissioni. Al Pilo Albertelli, ad esempio, una diplomata si è trovata di fronte l'immagine del Dna e da qui è dovuta partire collegando il greco alla fisica, la matematica alla filosofia. Il risultato? È stata promossa con 100 e lode. E gli altri? Come sono andati gli esami nei licei classici della Capitale? Bene le fasce di voto intermedie (dal 70 all'80), in crescita le eccellenze.

LE SCUOLE
Su circa 35 mila maturandi il 10% dei 100 è stato raggiunto nei 25 licei classici della città.
Al liceo Giulio Cesare di Corso Trieste, ad esempio, i ragazzi con una votazione compresa tra 71 e 80 sono stati 48, quelli con un voto tra 81 e 90, 34, mentre si sono registrate 5 lodi. Al liceo classico Mamiani la maggior parte dei diplomati (32) è rimasto nella fascia media compresa tra 71 e 80.

Quindici si sono posizionati tra il 61 e il 70 e altrettanti nella fascia tra 81 e 90. I 100 sono stati 6. Al liceo Tasso di via Sicilia il numero di ragazzi che hanno avuto un voto tra 61 e 70 è stato lo stesso di quelli che hanno raggiunto una votazione tra 91 e 99. A questi si aggiungono però ben 18 ragazzi diplomati con 100 e 4 con la lode. Al Lucrezio Caro le lodi sono state 5 e 38 ragazzi hanno avuto un voto superiore al 90.

IN CENTRO
Ancora: al liceo Tacito solo 4 ragazzi sono rimasti sotto al 70, 17 hanno raggiunto la fascia tra 71 e 80 e 19 hanno ottenuto una votazione tra 81 e 90. Le lodi sono state 3. Tre lodi anche al liceo Kant dove però i voti superiori al 91 sono stati ben 25 su un totale di 75 diplomati. Il liceo Visconti è spiccato per il numero di studenti che hanno conseguito 100: sono stati 18 a cui si aggiungono 4 ragazzi che hanno avuto anche la lode.

C'è poi il liceo classico Manara dove i ragazzi diplomati con 100 sono stati addirittura 26 a cui si aggiungono ben 3 lodi. Nessuno ha avuto 60 e i ragazzi tra 61 e 70 sono stati 20, meno dei 33, che hanno avuto un voto compreso tra 71 e 80, e dei 29 che hanno raggiunto la fascia tra 91 e 99.

«Il classico sta cambiando volto spiega Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale dei presidi di Roma e Lazio quest'indirizzo deve vedersela con la concorrenza che arriva da altri percorsi di studio, primo fra tutti lo scientifico, per questo motivo si sta aprendo a nuovi percorsi con ore in più dedicate all'approfondimento di materie come fisica, matematica o le lingue».

*(Hanno collaborato Paolo Chiriatti, Pier Paolo Filippi, Andrea Nebuloso, Francesco Pacifico, Giampiero Valenza)

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