«Certo, serve impegno e voglia di conoscere. Questo indirizzo è per tutti coloro che vogliono impegnarsi e buttarsi a capofitto nello studio. Con materie decisamente affascinanti».
Come si rendono affascinanti le materie classiche?
«La chiave di volta è quella di non stravolgere l'aspetto più tradizionale del liceo, inserendo l'innovazione soprattutto nel metodo e nell'approccio. Bisogna svelare le bellezze del greco e del latino».
Materie che generalmente spaventano.
«I ragazzi sono spaventati dal greco ma poi si rivela la materia che gli piace di più. Non devono fermarsi agli stereotipi. Il greco può affascinare chiunque abbia voglia di approfondire e infatti gli studenti che vanno bene al classico poi riescono bene in qualunque facoltà. Non hanno problemi a studiare medicina e biologia così come le lettere classiche. Le lingue classiche danno il metodo di studio e competenze molto allargate».
Che cosa serve per avere buoni risultati al liceo classico?
«Bisogna conoscere bene la grammatica e l'analisi logica, saper analizzare un testo su cui riflettere: tutto questo è fondamentale. Soprattutto serve impegno e non a tutti piace: ad esempio non puoi permetterti 4 ore di palestra tutti i giorni. Del resto senza voglia di studiare non si va da nessuna parte. Il liceo classico, soprattutto, non è gratis».
Dopo un periodo di calo di iscrizioni, sta riprendendo quota.
«Sì, anche grazie alla Rete nazionale dei licei classici, di cui il Mamiani è il liceo responsabile dell'area Centro. Si tratta di una Rete nata proprio per trovare nuove metodologie per avvicinare i ragazzi alle lingue classiche. Lavoriamo anche sulla formazione dei docenti per un rinnovamento metodologico dell'ampliamento dei saperi».
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