Coronavirus Roma, blocchi per le auto: oggi e domani controlli sulle consolari. Chiuse anche le spiagge

Coronavirus Roma, blocchi per le auto: oggi e domani controlli sulle consolari. Chiuse anche le spiagge
di Simone Canettieri e Fabio Rossi
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Sabato 21 Marzo 2020, 07:06 - Ultimo aggiornamento: 12:51

Capitale blindata. Obiettivo: impedire, o meglio dissuadere i romani a uscire di casa nel fine settimana, nonostante le tentazioni del bel tempo. Chi sgarra sarà denunciato. La sindaca Virginia Raggi ieri sera ha firmato l'ordinanza che dispone l'interdizione dell'accesso sulle spiagge del litorale, nonché alle aree ricadenti nel perimetro della riserva statale del litorale romano, ovvero la Pineta di Castel Fusano e la Pineta Acqua Rossa. Il divieto ha validità fino al 3 aprile.
Intanto oggi e domani è previsto un servizio straordinario di circa 600 uomini tra forze dell'ordine e vigili urbani sulle stradi consolari. Una vigilanza che poi sarà riproposta anche nei giorni successivi. Potrebbero scendere in campo anche i militari, ma c'è una discussione in corso. Da oggi saranno presidiate la Cristoforo Colombo, la via del Mare, ma anche l'Appia in direzione laghi. Stesso discorso per la Pontina. La sindaca Virginia Raggi vigilerà fisicamente sulle strade che portano a Ostia, il mare dei romani. La prima cittadina in queste ore in prima linea per mandare messaggi chiari alla città. Anche ieri sera ha registrato un video per illustrare alla città il decreto del ministro della Salute Roberto Speranza, che di fatto vieta il jogging.

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LA DIRETTIVA
In maniera autonoma già ieri mattina il Campidoglio si era mosso attraverso una circolare dei vigili urbani, per annunciare un'ulteriore stretta. Nella circolare si leggeva infatti l'annuncio di posti di blocco straordinari sulle principali vie di collegamento di Roma. Una fuga in avanti, in un certo modo, da parte dei vigili che Raggi ha cercato di normare facendo la tara tra il buonsenso e le regole imposte dal governo. Ecco perché i posti di blocco ci saranno, ma non coinvolgeranno tutta Roma. Bensì gli snodi strategici. E allo stesso andranno in scena in collaborazione con il resto delle forze dell'ordine coordinate dal prefetto Gerarda Pantalone. All'origine delle nuove disposizioni rivolte alla polizia locale ci sono le decisioni di Palazzo Chigi, ma anche una valutazione - fatta sul colle capitolino - che questo fine settimana possa essere utilizzato per un mini-esodo di romani verso le seconde case (al mare o in montagna) o verso abitazioni di parenti in altra città, magari per fuggire dalla Capitale prima di un'eventuale ulteriore stretta agli spostamenti.
Lunedì è previsto un vertice ristretto tra prefetto, Comune e Regione per cercare di capire quali altre misure mettere in campo. Secondo le indicazioni del Viminale, i prefetti potranno scegliere in autonomia lo spostamento dell'Esercito in città. Togliendolo cioè dai presidi fissi dell'operazione Strade sicure. Nel caso di Roma i militari impiegati per tutelare gli obiettivi sensibili sono circa 1900. Da quanto filtra da Palazzo Valentini, se la Regione e il Comune volessero un incremento della sorveglianza i militari da spostare sarebbero non più di 200. Anche perché al momento l'Esercito presidia a Roma tutti gli obiettivi sensibili in chiave anti-terrorismo. Dal Colosseo alle ambasciate. Avamposti che comunque non possono rimanere sguarniti. Allo stesso tempo, va anche detto che l'impiego dell'esercito sarebbe comunque limitato perché i militari non potrebbero svolgere operazione di polizia amministrativa. Dunque chiedere documenti e elevare multe a chi non rispetta le ordinanze del governo. In questa fase, però, non c'è da escludere che l'esercito dalla settimana prossima si palesi davanti alle ville comunali che rimarranno aperte in quanto non recintate.

LE SCELTE
In questa fase di emergenza Virginia Raggi ha assunto un profilo autoritario per far sì che i romani rispettino le regole. Allo stesso la sindaca di Roma sembra non sposare la stretta sugli esercizi commerciali e sugli ipermercati imposti dalla Regione. Secondo l'ordinanza della giunta Zingaretti infatti da oggi le attività che vendono beni di prima necessità (alimentari) dovranno chiudere il sabato alle 19 e domani, domenica, alle 15. Una decisione che il Campidoglio, senza fare polemiche, non ha benedetto. Perché c'è il rischio che una stretta sugli orari produca assembramenti maggiori e quindi rischiosi.
Gli occhi sono puntati comunque sul vertice di lunedì in Prefettura. All'ordine del giorno ci sarà l'ipotesi di impiegare l'esercito, seppur con piccoli contingenti, in giro per la città. Gerarda Pantalone è pronta a fare una proposta, con tanto di scenario operativo, al Comune e alla Regione.
Ma dal Campidoglio e dalla giunta del Lazio non sembra trasparire l'intenzione di voler militarizzare oltremodo Roma. D'altronde l'esposizione di Raggi in queste ore va proprio nell'indirizzo della responsabilità dei romani. Senza il bisogno di caricare ulteriormente dal punto di visto fisico ed emotivo la città. A meno che la situazione, nei prossimi giorni, non renda necessario un ulteriore giro di vite.

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