Colli Aniene, blitz nel parco: bonifica contro la legionella

Colli Aniene, blitz nel parco: bonifica contro la legionella
di Laura Bogliolo
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Lunedì 1 Luglio 2019, 10:31

Una squadra di giardinieri provenienti dai 15 Municipi è comparsa nel parco di piazza Loriedo, a Colli Aniene. Con loro c'era anche la sindaca Virginia Raggi che, due giorni dopo la denuncia del Messaggero, ha effettuato un sopralluogo. Ha voluto verificare di persona le condizioni di abbandono dell'area verde chiusa da due anni dove la Asl Rm2 ha certificato il rischio legionella a causa della presenza di acqua putrida nelle vasche delle fontane. «Siamo molto soddisfatti ha detto Gabriella Masella, la combattente presidente del comitato Colli Aniene Bene Comune questa è una giornata storica, da due anni aspettavamo la bonifica dell'area verde e delle fontane, ma era tutto bloccato».

IL SOPRALLUOGO
Siamo nel IV Municipio, dove i residenti chiedevano a gran voce la riapertura dell'area verde. Nel 2007 scattò il sequestro dell'area ristoro e anche il parco di competenza comunale venne chiuso. Il comitato, dopo un accesso agli atti, ha verificato che soltanto il punto commerciale doveva cessare le attività, mentre il resto dell'area verde doveva essere sottoposto alla manutenzione del Campidoglio. Ma, come in tanti altri casi, le ville e i parchi di Roma sono stati lasciarti a se stessi. Nel frattempo, però, le vasche delle fontane si sono trasformate in un pericolo enorme per la cittadinanza. A seguito di una segnalazione del comitato, la Asl Rm2 il 13 marzo scorso ha inviato al Campidoglio una richiesta di bonifica urgente, come denunciato dal Messaggero pochi giorni fa.

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I RISCHI
Il direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Fabrizio Magrelli, aveva scritto nella lettera (n. protocollo 0045930/2019): «I ristagni di acqua e la mancanza di manutenzione costituiscono un pericolo per la salute pubblica e potenziale sviluppo di agenti infestanti patogeni causa di arbovirosi. Le stesse fontane peraltro possono diventare serbatoi per le legionelle, con possibile diffusione aerea e sviluppo di importanti, quanto letali, soprattutto nelle fasce di popolazione fragile, patologie polmonari».
Il parco invece è rimasto chiuso, nessuno ha pulito le fontane e il comitato ha deciso di presentare un esposto ai carabinieri per la tutela ambientale per denunciare la possibile violazione delle «norme igienico-sanitarie ed ambientali a tutela della salute pubblica». Il 15 giugno i carabinieri hanno chiesto la documentazione ai vigili del IV Gruppo sull'assurda vicenda del parco. «Doveva rimanere aperto e l'hanno lasciato chiuso, doveva essere sottoposto a manutenzione e non è stato fatto», sintetizza Masella. L'altra mattina, ecco la svolta tanto attesa: «Questa storia aggiunge Masella è il simbolo della vittoria di un metodo di collaborazione tra cittadini, si deve sempre denunciare, lottare per i propri diritti».
Al sopralluogo erano presenti anche gli agenti del Pics della Polizia Locale di Roma Capitale, rappresentanti del Dipartimento Tutela Ambiente. «Delle fontane conclude Masella dovrà occuparsi il Simu, il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, del Campidoglio, ma siamo già a un ottimo punto».
Laura Bogliolo
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