Avvicinato da un uomo con la scusa di un’informazione, accerchiato ed infine rapinato. L’incubo per un giovane di 18 anni, E.V.F. ,si è consumato nel pomeriggio di giovedì scorso in via Michelangelo Tilli, nel quartiere Montesacro quando è finito nella trappola di un rapinatore. Il ragazzo, poco dopo le 15, stava facendo ritorno a casa dopo aver trascorso la mattinata, in gita, in compagnia dei compagni di classe. L’uomo - un cittadino dell’Est - si accosta alla vittima e gli chiede indicazioni stradali. Dopo qualche secondo estrae un coltello dal suo borsone e lo punta sulla pancia del giovane malcapitato nel tentativo di farsi consegnare una collanina d’oro e un orologio di marca ereditato dal nonno. «Dammi i gioielli: non parlare, non urlare, altrimenti ti accoltello e ti ammazzo», le parole del malvivente che si è poi dileguato. Sul caso indagano gli agenti del Commissariato San Basilio. Secondo alcune testimonianze, il malvivente avrebbe poi messo a segno un altro colpo, in un’altra zona, poche ore dopo dalla prima rapina. «Non pensavo di vivere nel far west», ha detto a “Il Messaggero” Viviana Normando, la mamma della vittima rapinata.
Le ricerche
Gli accertamenti degli agenti del Commissariato San Basilio sono ancora in corso per risalire all’identità del bandito che, lo scorso giovedì ( 5 ottobre, ndr) ha minacciato con il coltello e rapinato un ragazzo di 18 anni.
L’identikit
La notizia della rapina è rimbalzata su diversi gruppi social e diversi testimoni hanno raccontato che un altro ragazzo sarebbe stato rapinato, dallo stesso ladro e con le stesse modalità, due ore dopo, a San Basilio. L’identikit non lasciava spazio ad alcun dubbio: l’uomo, con accento dell’Est, a volto scoperto, con abbigliamento sportivo ( e di marca) corporatura robusta, pochi capelli, barba folta nera e con un borsone nero e rosso ( dove pare sia nascosta l’arma, ndr) avrebbe quindi messo a segno un altro colpo. «Mio figlio è scosso e traumatizzato. Non lo lasciamo mai solo e finché quel ladro non sarà arrestato vivremo nella paura», conclude mamma Viviana.