Ztl Roma Fascia Verde, stop a Diesel Euro 4 potrebbe slittare al 2024: ipotesi rinvio per i divieti

Per i veicoli più inquinanti previsti 60 accessi o quattromila chilometri

Roma Ztl Fascia verde, ipotesi rinvio per i divieti ai Diesel Euro 4: ecco cosa cambia
di Francesco Pacifico
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Lunedì 7 Agosto 2023, 22:37 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 15:30

Sulla futura Ztl Fascia verde c’è l’intesa politica - anche favorita dai buoni rapporti tra Francesco Rocca e Roberto Gualtieri - tra Regione e Comune. A breve arriverà anche la vidimazione dei tecnici di via Cristoforo Colombo e del Campidoglio. I quali stanno limando soltanto gli ultimi aspetti tecnici. Di conseguenza, ai proprietari di diesel Euro4 è garantito almeno un anno in più per girare liberamente nei quartieri semicentrali. A chi possiede un mezzo più vecchio (benzina Euro 0, 1 e 2, gasolio Euro 0, 1, 2, 3) saranno concessi o sessanta accessi liberi oppure la possibilità di percorrere tra i 600 e i 4000 chilometri all’anno in base all’anzianità del mezzo posseduto e se installeranno il Move-In, la scatola nera, come già avviene in Lombardia, per controllarli. 

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Ztl Roma, gli ostacoli

La Regione si è appresta quindi ad approvare le modifiche presentate dal Campidoglio alla Ztl Fascia verde: stando alle rilevazioni fatte finora ai tavoli tecnici tra i due enti, queste permetterebbero a Roma di rispettare i parametri sulle emissioni degli inquinanti, inseriti nel Piano di risanamento della qualità dell’aria del Lazio approvato nel 2021 proprio per limitare i gas serra. Questa legge, al momento, renderebbe complicate ulteriori modifiche, cioè proroghe, che pure informalmente sarebbero state vagliate anche con i tecnici del ministero dell’Ambiente. Anche perché si rischierebbe l’apertura di procedure di infrazioni da parte dell’Unione europea per motivi ambientali. In ogni caso, è saltato lo schema originario della nuova Fascia verde, approvata dalla giunta Gualtieri un anno fa, e che prevedeva di mettere al bando in un perimetro di 21 chilometri quadrati - impedendo anche il parcheggio - oltre mezzo milione tra auto, moto e camion.


L’ufficializzazione arriverà nelle prossime settimane, permettendo poi a settembre alla giunta Gualtieri di riscrivere la delibera originaria: tra le altre modifiche da inserire ci sono l’esclusione dal provvedimento dei veicoli a Gpl e metano, una trentina di bonus all’anno per le auto storiche, deroghe specifiche per due categorie come le troupe cinematografiche e gli urtisti, gli ambulanti che vendono le immagini sacre, sconti per gli abbonamenti di bus e treni, l’aumento delle centraline di rilevamento del Pm10.

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Partita chiusa? Non proprio. La battaglia campale - quella decisiva - sulla futura Ztl è prevista in autunno in Campidoglio: in Aula Giulio Cesare, sono in molti a scommettere su un asse trasversale tra la maggioranza e le opposizioni per tentare di approvare emendamenti su emendamenti, con l’obiettivo di aumentare le deroghe alle auto più vecchie. Questo fronte, poi, non esclude di strappare un’altra proroga di un anno per i mezzi più vecchi. Sempre negli stessi giorni d’autunno, davanti a Palazzo Senatorio, i comitati No Ztl sono stati già preallertati dal capogruppo leghista Fabrizio Santori, per una grande manifestazione proprio di fronte all’Assemblea Capitolina, dove si decideranno le nuove regole alla circolazione capitolina. 
Ieri, intanto, dal Comune, il dipartimento Mobilità ha rimandato alla Regione il testo e le relazioni con le modifiche alla Ztl Fascia Verde già decise nel giugno scorso. Non ci sono cambiamenti, ma questo passaggio serve ad accelerare la chiusura del tavolo tecnico, che finora è stato scandito soltanto da riunioni informali. Parallelamente, e dietro le quinte, va avanti la trattativa tra i due enti e il governo per gli incentivi alla rottamazione di auto più inquinanti: dal Campidoglio fanno notare che dei 650 milioni di euro impegnati dall’ex esecutivo Draghi su questo fronte ne sarebbero spesi circa 200. Nell’ultima variazione di bilancio approvata in Aula Giulio Cesare la giunta Gualtieri ha inserito mezzo milione di euro per il sistema Move-it: soldi necessari a creare un date base per controllare gli accessi, mentre gli automobilisti dovranno pagare un canone di attivazione di 29 euro per installare la scatola nera. 

 

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