Estensione aree pedonali, revisione ztl, esordio “zone 30 km/h”: parte la rivoluzione della mobilità in centro

Estensione aree pedonali, revisione ztl, esordio “zone 30 km/h”: parte la rivoluzione della mobilità in centro
di Simone Lupino
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Giovedì 27 Luglio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:28

Scrollarsi di dosso l’etichetta di città italiana con il più alto tasso di motorizzazione o giù di lì (77,6 auto immatricolate ogni 100 abitanti) e «garantire un accesso a tutte le zone della città cercando di ridurre al massimo l’utilizzo delle autovetture». Primo passo verso una Viterbo più a misura d’uomo. Nei giorni scorsi la giunta Frontini ha dato mandato agli uffici del Comune, «quale atto di indirizzo politico-amministrativo», di adottare «tutti gli atti necessari alla predisposizione del Piano urbano della mobilità sostenibile». Noto più semplicemente con la sigla Pums, è lo strumento che per definizione serve a migliorare la mobilità delle persone e delle merci in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Le altre città italiane ne sono dotate da tempo. Alcune lo hanno rinnovato più volte nel corso degli anni. Il capoluogo della Tuscia invece è fermo ancora all’anno zero. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Per ora sono linee guida, ma si capisce che sarà rivoluzione. Tre i principali cardini c’è «la progressiva e graduale estensione delle aree pedonali all’interno dei centri storici di Viterbo ed ex Comuni, al fine di agevolare la mobilità pedonale, migliorandone così la vivibilità e la fruibilità, anche delle aree commerciali». Tutto ciò tramite la «revisione dei settori della Zona a traffico limitato» e la «riorganizzazione del transito e della sosta ciclomotori e motocicli nel centro storico». Intenzione che si è manifestata nei giorni scorsi con il via libera all’installazione dei varchi elettronici a Porta Romana (120 mila euro dall’assestamento di bilancio).

Anche se al momento non è noto quando e come entrerà in funzione il sistema.

Cambia anche la mappa della sosta. Due tipi: «Un sistema di parcheggi a ridosso delle mura, la cui funzionalità sarà principalmente indirizzata ai residenti e lavoratori del centro storico cittadino» e «un sistema funzionale di parcheggi e snodi multimodali nella fascia periurbana dei quartieri di immediata prossimità alla cinta muraria, la cui funzionalità sarà principalmente indirizzata a visitatori e turisti». Per incentivare il ripopolamento del centro storico cittadino, si prevede inoltre per i residenti «la possibilità di fruire di parcheggi nelle vicinanze dell’abitazione, ad esempio mettendo a disposizione dei tagliandi a tariffa agevolata nei limiti permessi dall’attuale disponibilità di stalli all’interno del centro storico e con la revisione del sistema dei permessi».

A Viterbo faranno poi il loro esordio le cosiddette “Zone 30”, dove la minore velocità consentita permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni. In città ci si sposterà di più con i mezzi pubblici o in bicicletta. Nel primo caso grazie al «riequilibrio e potenziamento del sistema del trasporto pubblico locale nelle direttrici nord e sud della città», con la «definizione di corsie e/o sedi riservate», e il «collegamento con i principali nodi di interscambio (parcheggi scambiatori)». Nel secondo, implementando nuove forme di mobilità come lo “bike sharing”.

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