Ztl fascia verde, il Campidoglio ci ripensa: dopo le proteste arrivano le modifiche

Dubbi sullo stop ai veicoli inquinanti. Già 33mila firme per la petizione di Santori (Lega)

Ztl fascia verde, il Campidoglio ci ripensa: dopo le proteste arrivano le modifiche
di Francesco Pacifico
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Giovedì 4 Maggio 2023, 06:38 - Ultimo aggiornamento: 15:36

Il sindaco Roberto Gualtieri, da sempre convinto della necessità di ridurre traffico ed emissioni, non esclude modifiche. A sei mesi dall'entrata in vigore, scricchiola la nuova Ztl Fascia verde, che in un'area di 21 chilometri vieterà la circolazione dalle 7.30 alle 20.30 nei giorni feriali a 30mila tra auto, camion e moto, compresi da novembre anche i veicoli a benzina Euro 3 e quelli diesel Euro 4. E per i trasgressori - anche con l'ausilio di telecamere collocate in 51 varchi - multe salate da 163 euro.

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A dare il colpo di grazia potrebbe essere l'industria dell'audiovisivo, che ha chiesto (e ottenuto informalmente) una proroga per i camion che trasportano le attrezzature: in molti casi sono Euro 2 o 3, il loro allestimento è costosissimo, di conseguenza sarebbe difficile riconvertire a breve le flotte con mezzi meno inquinanti.

Altrimenti si rischia di bloccare le produzioni cinematografiche e televisive. E parliamo di un settore che con l'indotto garantisce alla Capitale un giro d'affari superiore ai 2,5 miliardi di euro e dà lavoro a 30mila addetti.


Tra gli assessorati alla Cultura e ai Trasporti si lavora su un allegato alla delibera approvata alla fine dello scorso anno, dove inserire anche i mezzi di questo settore tra quelli da derogare. Come avvenuto per bus, ambulanze, auto delle forze dell'ordine, camion della spazzatura e vetture del corpo diplomatico e del Vaticano. A patto però che, in un lasso di tempo contenuto, l'industria dell'audiovisivo sostituisca i Tir più obsoleti. Va da sé che questa deroga potrebbe dare adito a simili richieste da parte di altre categorie economiche, che legano lo svolgimento delle loro attività al poter continuare a usare l'attuale e inquinante parco mezzi: tassisti, padroncini, ambulanti, la lista è lunghissima. E tutti sono pronti a utilizzare il precedente per fare ricorso in via amministrativa e bloccare le nuove regole.


IL VERTICE
La prossima settimana il sindaco Gualtieri e gli assessori competenti (Sabrina Alfonsi, Ambiente, Miguel Gotor, Cultura, e soprattutto Eugenio Patané, Trasporti) dovrebbero tenere un vertice di maggioranza con i consiglieri. E nel Pd crescono i dubbi e le richieste di correzioni al provvedimento. Senza contare che ha raggiunto quota 33mila firme la petizione lanciata dal capogruppo capitolino della Lega, Fabrizio Santori, contro lo stop ai veicoli più inquinanti, mentre ieri i rappresentanti del V Municipio e del XV, entrambi di centrosinistra, hanno convocato due consigli straordinari sul tema.


Gualtieri ha sempre difeso il provvedimento, ricordando che segue il piano aria voluto dalla Regione e nasce per evitare sanzioni dalla Ue, che ha già aperto un faro sull'inquinamento nelle grandi città italiane. Nelle ultime ore, stando a quanto si vocifera in Campidoglio, il primo cittadino avrebbe chiesto alla sua giunta di approfondire questa tematica e di studiare miglioramenti, senza stravolgere l'atto. Soprattutto il sindaco si accinge a trattare con il governo e la Regione per un piano di incentivi per le rottamazioni, necessari in una fase dove la crisi della componentistica ha fatto schizzare il prezzo delle vetture da immatricolate e quelle usate. Senza dimenticare che chi ordina un'auto, un furgone o una moto al concessionario, aspetta anche un anno. Al momento, di fatto, chi rinuncia e rottama il vecchio veicolo, ottiene solo per un anno gratuitamente l'abbonamento per il trasporto pubblico.


A quanto pare anche la nuova amministrazione regionale nutrirebbe dei dubbi sul provvedimento capitolino. Ma le resistenze crescono in Campidoglio anche tra i consiglieri di maggioranza: per loro gli incentivi messi finora in campo sono minimi, vanno cambiati i confini della Fascia verde Ztl, e sullo schema per il mondo dell'audiovisivo vanno garantite deroghe anche ad altri settori commerciali ed economici. Nota dall'opposizione Santori: «In questo modo si penalizzano le periferie e i lavoratori più poveri». Aggiungono Francesco Carpano e Flavia De Gregorio (Azione): «Bisogna rivedere questa scelta e subordinarla al miglioramento del trasporto pubblico. Che non c'è ancora. Anche il sindaco ci sta arrivando».
 

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